«La guerra non finirà finchè non ci si parlerà», «Ebrei e Arabi si rifiutano di essere nemici», «Sì a una soluzione politica» sono alcune delle scritte sugli striscioni portati in corteo.
Migliaia di israeliani in piazza a Tel Aviv per chiedere al loro governo di riprendere i negoziati di pace con l'Autorità nazionale palestinese (Anp) di Abu Mazen, dopo l'offensiva militare israeliana a Gaza che ha causato circa 2.000 morti palestinesi e 70 israeliani Ingenti le forze di polizia schierate a piazza Yitzhak Rabin, nel centro della capitale, per evitare che contro i pacifisti si scatenassero gruppi di contro-manifestanti di estrema destra. "La guerra non finirà finché non ci si parlerà", era scritto su uno striscione. La manifestazione è stata organizzata da Meretz, partito d'opposizione di sinistra, da «Pace adesso», ong ostile alla colonizzazione israeliana nei territori palestinesi, e dal partito comunista Hadash.
Migliaia di israeliani in piazza a Tel Aviv per chiedere al loro governo di riprendere i negoziati di pace con l'Autorità nazionale palestinese (Anp) di Abu Mazen, dopo l'offensiva militare israeliana a Gaza che ha causato circa 2.000 morti palestinesi e 70 israeliani Ingenti le forze di polizia schierate a piazza Yitzhak Rabin, nel centro della capitale, per evitare che contro i pacifisti si scatenassero gruppi di contro-manifestanti di estrema destra. "La guerra non finirà finché non ci si parlerà", era scritto su uno striscione. La manifestazione è stata organizzata da Meretz, partito d'opposizione di sinistra, da «Pace adesso», ong ostile alla colonizzazione israeliana nei territori palestinesi, e dal partito comunista Hadash.
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