venerdì, settembre 05, 2014
Nella regione dell’Asia e del Pacifico, circa 135 milioni di bambini e bambine sotto i cinque anni non sono stati registrati da alcun ente governativo, lasciandoli incapaci di rivendicare una identità nazionale necessaria per l’accesso ai diritti e ai servizi di base.  

Misna - Nonostante l’avvento della tecnologia digitale e delle comunicazioni avanzate, troppe persone nella regione vivono e muoiono ancora senza lasciare una traccia ufficiale. “Sempre più nel mondo moderno è necessario dimostrare la propia età e la propria identità per accedere alle diverse opportunità, come l’ottenimento di documenti importanti come passaporti e patenti di guida, trovare un lavoro nel settore formale o l’apertura di un conto bancario. Una mancanza di identità al giorno d’oggi può essere un ostacolo per ottenere qualcosa di semplice ed essenziale come un telefono cellulare” ha detto Stephen Blight, consigliere regionale per la protezione dei bambini per l’Unicef.

“I figli di genitori non registrati hanno più probabilità di essere lasciati senza registrazione rispetto a quelli di genitori registrati. Si crea così un ciclo di invisibilità e di non-registrazione. E questo riguarda in particolare le popolazioni che già si trovano ai margini della società ” ha detto Jonathan Marskell, consulente per le statistiche della Commissione Economica e Statistica delle Nazioni Unite per l’Asia e il Pacifico (Unescap).

Anche le registrazioni accurate di morti sono importanti. Capire perché e dove la gente muore aiuta a combattere le malattie e la mortalità infantile. Ma, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), nove persone su dieci nella regione Asia-Pacifico vivono in paesi in assenza di statistiche affidabili di morte.

Nicholas Oakeshott, responsabile della protezione regionale per l’Unhcr, l’Agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite, ha detto che molti governi stanno riconoscendo il valore di dati completi e accurati. Più di 100 paesi in via di sviluppo a livello mondiale ancora non hanno sistemi funzionanti per la registrazione efficiente delle nascite e di altri importanti eventi della vita. La situazione è grave in Asia, che è sede di una grande porzione di 15 milioni di apolidi nel mondo. “Per troppo tempo queste persone sono state lontane dagli occhi e lontane dal cuore”, ha detto Hatai Limprayoonyong dell’organizzazione non governativa Plan International.

Ieri, funzionari delle Nazioni Unite, parlando ai giornalisti a Bangkok, hanno riconosciuto che in troppi luoghi, la corruzione e la mancanza di sistemi e personale adeguato impediscono ancora alle persone di essere in grado di registrare se stessi e i loro figli. La riunione di quattro giorni dei ministri governativi della regione, sulla registrazione civile e le statistiche vitali, che si terrà a Bangkok a partire dal 24 Novembre, è destinata a stimolare l’azione dei governi per cambiare lo status quo.


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