venerdì, settembre 05, 2014
Spostare i Bronzi di Riace da Reggio Calabria a Milano per l'Esposizione universale del 2015 “non ha senso”. E’ quanto ha affermato il premier Matteo Renzi aggiungendo che la sfida, invece, è quella di portare i visitatori dell’Expo da Milano a Reggio Calabria. Il servizio di Amedeo Lomonaco: ascolta

Radio Vaticana - Dopo il dibattito sollevato dal critico d’arte Vittorio Sgarbi e la richiesta del governatore della Lombardia Roberto Maroni di trasferire i Bronzi di Riace da Reggio Calabria a Milano, le dichiarazioni del premier Renzi sembrano l’epilogo di una vicenda segnata anche da vibranti polemiche. L’ultima parola – sottolinea Renzi - spetterà comunque agli organi competenti. Per Vittorio Sgarbi, Renzi è frenato “dai luoghi comuni dell’immobilismo italiano”. Roberto Maroni accusa inoltre il premier di fare “i capricci”. Al contrario, le parole di Renzi fanno tirare un sospiro di sollievo ad Antonella Stasi, presidente ad interim della Regione Calabria e al Comitato per i Bronzi. “Finalmente una parola chiara e netta dal governo”, spiega il Comitato, riconoscendo di non essere rimasto solo “nel difendere le buone ragioni dei due guerrieri e del loro diritto di essere offerti al mondo nella loro stupenda casa nel Museo di Reggio Calabria”.

Sul possibile trasferimento dei Bronzi di Riace e sulle dichiarazioni di Renzi, Amedeo Lomonaco ha intervistato Simonetta Bonomi, responsabile della Soprintendenza dei Beni archeologici della Calabria: ascolta

R. - Le parole del presidente del Consiglio mi fanno molto piacere e mi confortano, proprio pensando a tutte le polemiche che ci sono state durante lo scorso mese di agosto. Stiamo anche lavorando per cercare di favorire i visitatori a venire a Reggio Calabria a vedere i Bronzi.

D. - Il punto è proprio la questione dell’affluenza. A Milano, i Bronzi di Riace potrebbero godere di un flusso turistico maggiore, mentre a Reggio Calabria sembrano relegati in uno spazio lontano dal circuito turistico.

R. - Durante il mese di agosto, complice anche la stagione balneare, abbiamo registrato un numero soddisfacente di visitatori, più di 40 mila. Certamente, i numeri che può avere un’Esposizione universale, non sono quelli di un’esposizione museale fissa. Quindi bisogna anche stare attenti dal punto di vista metodologico nel modo in cui vengono fatti i confronti. Io penso che i Bronzi, tolti dal loro contesto di museo che racconta anche l’arte greca – soprattutto la declinazione dell’arte greca in terra italica – mi pare una cosa che non abbia molto senso.

D. - Che senso avrebbe trasferire i Bronzi di Riace nel Nord Italia in occasione dell’Expo?

R: - Lì hanno un senso come figurine di prestigio in un’Esposizione che, tra l’altro, ha anche un tema che quello dell’alimentazione che difficilmente può essere messo in rapporto con i due guerrieri greci.

D. - E poi comporrebbe anche una serie di rischi l’eventuale trasferimento dei Bronzi di Riace da Reggio Calabria ...

R. - Sì, perché nonostante la loro imponenza i Bronzi hanno – come tutte le statue di bronzo dell’antichità – gravi problemi. Hanno delle microfratture che, in occasione di lunghe e movimentazioni, come sarebbe viaggio da Reggio a Milano e viceversa, non sappiamo come potrebbero comportarsi. Inoltre, hanno bisogno di una climatizzazione specifica perché sono anche vulnerabili dal punto di vista chimico rispetto alle variazioni ambientali.

D. - Parliamo proprio del Museo di Reggio Calabria che ospita i Bronzi. Uno spazio famoso ovviamente proprio per i Bronzi di Riace, ma c’è molto altro ...

R. - Assolutamente sì, perché il museo offre uno spaccato della Magna Grecia, degli usi, dei rituali, della religione, dell’urbanistica e delle istituzioni di queste città che varie stirpi greche fondarono in Calabria. Cercheremo anche di mostrare quello che è avvenuto prima dell’arrivo dei greci in Calabria e anche quello che è avvenuto dopo: il fenomeno della “calata degli Italici” che hanno sconvolto la Magna Grecia. In più, ci sarà un focus particolare sulle testimonianze archeologiche di Reggio Calabria. Quindi c’è molto da vedere.

D. - Qual è il valore simbolico ma anche economico dei Bronzi di Riace per la Calabria?

R. - A parte le spiagge, che sono la principale attrazione turistica, è chiaro che sono il primo richiamo. Ma poi la Calabria ha tante cose belle, interessanti da un punto di vista archeologico, storico, artistico e paesaggistico. Ora sono in corso degli accordi proprio per potenziare l’accessibilità di Reggio Calabria e di facilitare un flusso turistico dalle principali città italiane verso Reggio Calabria.


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