lunedì, settembre 01, 2014
E’ la rappresaglia per l’uccisione lo scorso giugno di tre giovani ebrei in Cisgiordania. Ma anche un modo per contrastare le critiche dell’opinione pubblica israeliana per la conduzione dell’attacco militare contro Gaza. A spese dei palestinesi. Gerusalemme, 1 settembre 2014,

NenaNews – Le autorità militari israeliane si accingono a proclamare come “aree demaniali” 400 ettari di terre tra Betlemme e Hebron e ad espandere la colonia di Gvaot (colline). La decisione risale a due mesi fa ed è una ritorsione per l’uccisione lo scorso giugno in Cisgiordania di tre ragazzi ebrei da parte di una cellula palestinese armata, risultata poi affiliata a Hamas. Si tratta della più ampia confisca, in una sola volta, di terreni in Cisgiordania negli ultimi 30 anni
. In questo modo il premier israeliani più che perpetuare, come afferma, la memoria di tre ragazzi ebrei uccisi lo scorso giugno in quella zona vuole ribadire la sua linea ultranazionalista e anti palestinesi anche per contrastare le critiche di una fetta consistente di israeliani per i risultati ottenuti dalle forze armate e dal governo con la recente militare “Margine di Difesa” contro Gaza.

Sabato Netanyahu ha annunciato che fra tre anni di ripresenterà alle elezioni per un nuovo mandato da premier per la quarta volta. Il suo partito, il Likud, va forte nei sondaggi, e così pure la lista ultranazionalista “Casa Ebraica” di Naftali Bennett, vicina al movimento dei coloni. Il ministro degli esteri Avigdor Lieberman, leader di un’altro partito oltranzista, “Yisrael Beitenu”, mantiene le sue posizioni.

Gioiscono i coloni. Il Consiglio degli insediamenti ebraici di Gush Etzion ha salutato il passo fatto dai militari come la nascita di una “nuova città” israeliana.

Opposta la reazione di Peace Now. “Questa decisione pugnala alla schiena il presidente dell’Anp Mahmud Abbas e tutti i palestinesi moderati”, ha commentato il direttore del gruppo pacifista Yariv Oppenheimer.

Il caso dei tre giovani israeliani rapiti in Cisgiordania innescò a giugno una forte campagna repressiva (una decine di morti palestinesi e centinaia di arresti) da parte delle forze armate israeliane nei confronti in particolare di Hamas, preludio dello scontro tra Israele e il movimento islamico divampato l’8 luglio e andato avanti per 50 giorn


Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa