lunedì, settembre 15, 2014
"Il settore ha già dato, eventuali risparmi vengano reinvestiti”. Costi standard? “Non è come comprare acqua minerale”. Sprechi? “In Toscana meno che in altre regioni” 

“Un passo avanti”. Così il governatore della Toscana Enrico Rossi commenta a Radio 24 le rassicurazioni del presidente del consiglio Renzi e del ministro Lorenzin sui possibili tagli alla sanità. “I costi standard ci vogliono. La lotta agli sprechi va fatta. Ma la sanità ha già dato molto al risanamento dello stato” dice Rossi a Si Può Fare tanto che il presidente toscano arriva a proporre che “eventuali risparmi siano reinvestiti nel settore che tira e che può essere un traino per l’intera economia”. Inoltre, spiega Rossi: “la lotta agli sprechi e i costi standard per non spendere troppo nell’acquisto di varie cose vanno bene però non è così facile.

Ci sono i medici che hanno diritto di scegliere, i cittadini che sono abituati con certe pratiche. Non è come comprare un’acqua minerale”. Il punto fondamentale per il governatore toscano è che come “ha riconosciuto anche la Corte dei Conti, la sanità ha già dato un contribuito importante a risanare lo Stato. Spendiamo meno di Germania e Francia e siamo quindi allineati alla migliore Europa sia dal punto di vista delle spesa sia da quello della qualità perché la nostra è una sanità ancora competitiva”.

Eppure che ci siano sprechi lo capiscono i cittadini anche dalla cronaca, per esempio anche in Toscana – domanda Alessio Maurizi di Radio 24 – lei è coinvolto nell’inchiesta per un buco da 300 milioni nell’Asl di Massa Carrara? “Quel buco l’abbiamo scoperto noi facendo la certificazione del bilancio in sanità, unica regione a farlo in Italia” chiarisce Rossi che aggiunge: “il fellone delinquente che camuffava i bilanci dalla galera mi ha chiamato in causa e ho ricevuto ovviamente un avviso di garanzia. La procura di Massa ha ritenuto di fare un’indagine su tutte le Asl della regione. Ma il generale Vicanolo ha detto che il caso di Massa è un caso unico”. Infine il governatore difende il modello sanitario toscano: “noi abbiamo fatto i bilanci certificati in tutte le Asl della Toscana come non avviene nelle altre regioni. Abbiamo avuto la Guardia di Finanza in tutte le Asl. Temo che se si facesse lo stesso nel resto del paese Renzi dovrebbe trovare non 20 ma qualche miliardo in più”.

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