Già in uso in agricoltura o nel monitoraggio dell’ambiente e dei beni culturali ora entrano a pieno titolo anche nel giornalismo, nelle dotazioni delle troupe televisive o degli inviati nelle zone a rischio. Sono i droni-reporter, 'macchine volanti’ in grado di effettuare riprese video e fotografie dall’alto, in zone inaccessibili e pericolose.
Almanacco della Scienza - CNR - Questi strumenti che rivoluzioneranno la professione del giornalista sono stati presentati durante 'Roma Drone Conference’, un ciclo di conferenze organizzato dall'associazione Ifimedia in collaborazione con Mediarkè, con il patrocinio dell'Ordine dei giornalisti e dall'Ente nazionale per l'aviazione civile. Le conferenze si svolgeranno con cadenza mensile fino ad aprile 2015. La prima ha affrontato, appunto, il tema 'Drone journalism. La nuova frontiera tecnologica del giornalismo, tra prospettive di sviluppo e timori per la privacy’. Seguiranno poi incontri su assicurazioni e sicurezza del volo, su regolamento dell'Enac, sull'utilizzo per l'agricoltura di precisione, sull'osservazione del territorio e il monitoraggio dell'ambiente e dei beni culturali, sugli impieghi per le esigenze delle forze armate e delle forze di polizia e anche per la ricerca scientifica.
Diverse le tipologie dei nuovi droni-reporter, ma tutte hanno in comune dimensioni, peso e facilità di manovrabilità. Da 1,5 a 5,5 kg e un campo d'azione di circa 1 km, con un'autonomia di volo fino a circa 40 minuti.
"Il drone journalism rappresenta la prossima sfida tecnologica per il giornalismo, anche per quello italiano", ha sottolineato Luciano Castro, presidente di Roma Drone. "Nel prossimo futuro, piccoli droni portatili telecomandati, capaci di fornire riprese aeree ad alta risoluzione, entreranno in dotazione di troupe tv e anche di singoli inviati in zone calde. Naturalmente, ciò rappresenterà una nuova evoluzione tecnologica per la professione giornalistica, ma porrà anche non pochi problemi etici e giuridici per quanto riguarda la privacy”.
Per saperne di più: - www.cnrweb.tv/17-anni-costruisce-un-drone-con-materiale-da-riciclo/
Almanacco della Scienza - CNR - Questi strumenti che rivoluzioneranno la professione del giornalista sono stati presentati durante 'Roma Drone Conference’, un ciclo di conferenze organizzato dall'associazione Ifimedia in collaborazione con Mediarkè, con il patrocinio dell'Ordine dei giornalisti e dall'Ente nazionale per l'aviazione civile. Le conferenze si svolgeranno con cadenza mensile fino ad aprile 2015. La prima ha affrontato, appunto, il tema 'Drone journalism. La nuova frontiera tecnologica del giornalismo, tra prospettive di sviluppo e timori per la privacy’. Seguiranno poi incontri su assicurazioni e sicurezza del volo, su regolamento dell'Enac, sull'utilizzo per l'agricoltura di precisione, sull'osservazione del territorio e il monitoraggio dell'ambiente e dei beni culturali, sugli impieghi per le esigenze delle forze armate e delle forze di polizia e anche per la ricerca scientifica.
Diverse le tipologie dei nuovi droni-reporter, ma tutte hanno in comune dimensioni, peso e facilità di manovrabilità. Da 1,5 a 5,5 kg e un campo d'azione di circa 1 km, con un'autonomia di volo fino a circa 40 minuti.
"Il drone journalism rappresenta la prossima sfida tecnologica per il giornalismo, anche per quello italiano", ha sottolineato Luciano Castro, presidente di Roma Drone. "Nel prossimo futuro, piccoli droni portatili telecomandati, capaci di fornire riprese aeree ad alta risoluzione, entreranno in dotazione di troupe tv e anche di singoli inviati in zone calde. Naturalmente, ciò rappresenterà una nuova evoluzione tecnologica per la professione giornalistica, ma porrà anche non pochi problemi etici e giuridici per quanto riguarda la privacy”.
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