La polizia di Hong Kong ha fallito nel suo compito di proteggere centinaia di manifestanti pacifici pro-democrazia dagli attacchi di contro manifestanti, ha dichiarato Amnesty International.
Amnesty - Donne e ragazze sono state tra coloro presi di mira, anche con episodi di aggressioni sessuali, molestie e intimidazioni, durante gli scontri tra contro manifestanti e manifestanti pro-democrazia nelle aree di Mongkok e Causeway Bay, a Hong Kong, venerdì sera.
"L'inazione della polizia è vergognosa. Le autorità hanno fallito nel loro compito di proteggere i manifestanti pacifici che sono stati attaccati" - ha dichiarato Mabel Au, direttrice di Amnesty International Hong Kong. "C'è stata una massiccia presenza della polizia durante la scorsa settimana, ma il loro fallimento di stasera rischia di alimentare una situazione sempre più instabile".
Amnesty International ha raccolto testimonianze di prima mano di donne che sono state fisicamente aggredite e minacciate, mentre la polizia è rimasta in attesa senza fare nulla. Una donna alla manifestazione di Mongkok ha raccontato ad Amnesty International che un uomo l'ha afferrata per i seni, mentre lei era in piedi con gli altri manifestanti intorno alle 16. Lei ha anche assistito all'assalto dello stesso uomo che ha aggredito altre due donne toccandole sull'inguine. Diversi agenti di polizia hanno testimoniato l'accaduto, ma non hanno intrapreso alcuna azione contro l'uomo. Compagni dei manifestanti sono poi intervenuti per impedire all'uomo di aggredire eventuali altre donne.
Rinforzi di polizia sono comparsi solo ore dopo che l'atmosfera è diventata violenta, ma la polizia ha faticato ancora a mantenere il controllo.
Non è chiaro se la polizia abbia semplicemente sottovalutato il rischio rappresentato dai contro manifestanti o se abbia deciso di non intervenire.
Le autorità hanno l'obbligo di proteggere i manifestanti pacifici dagli attacchi violenti. I manifestanti devono poter esercitare i loro diritti alla libertà di espressione e di riunione pacifica.
Secondo gli standard internazionali, una riunione pacifica non si trasforma in un raduno illegale solo perché alcuni contro manifestanti agiscono in modo non conforme alla legge o addirittura violento. Dal tardo pomeriggio, la situazione è diventata sempre più tesa ed è sembrato che la polizia abbia avuto difficoltà a mantenere il controllo. Gli osservatori hanno riferito che le forze di polizia non sono state sufficienti per diverse ore, nonostante le diffuse segnalazioni di una situazione in urgente deterioramento.
La polizia ha fatto alcuni arresti, ma questo sembra non avere inciso sulle contromanifestazioni.
"L'inazione della polizia è vergognosa. Le autorità hanno fallito nel loro compito di proteggere i manifestanti pacifici che sono stati attaccati" - ha dichiarato Mabel Au, direttrice di Amnesty International Hong Kong. "C'è stata una massiccia presenza della polizia durante la scorsa settimana, ma il loro fallimento di stasera rischia di alimentare una situazione sempre più instabile".
Amnesty International ha raccolto testimonianze di prima mano di donne che sono state fisicamente aggredite e minacciate, mentre la polizia è rimasta in attesa senza fare nulla. Una donna alla manifestazione di Mongkok ha raccontato ad Amnesty International che un uomo l'ha afferrata per i seni, mentre lei era in piedi con gli altri manifestanti intorno alle 16. Lei ha anche assistito all'assalto dello stesso uomo che ha aggredito altre due donne toccandole sull'inguine. Diversi agenti di polizia hanno testimoniato l'accaduto, ma non hanno intrapreso alcuna azione contro l'uomo. Compagni dei manifestanti sono poi intervenuti per impedire all'uomo di aggredire eventuali altre donne.
Rinforzi di polizia sono comparsi solo ore dopo che l'atmosfera è diventata violenta, ma la polizia ha faticato ancora a mantenere il controllo.
Non è chiaro se la polizia abbia semplicemente sottovalutato il rischio rappresentato dai contro manifestanti o se abbia deciso di non intervenire.
Le autorità hanno l'obbligo di proteggere i manifestanti pacifici dagli attacchi violenti. I manifestanti devono poter esercitare i loro diritti alla libertà di espressione e di riunione pacifica.
Secondo gli standard internazionali, una riunione pacifica non si trasforma in un raduno illegale solo perché alcuni contro manifestanti agiscono in modo non conforme alla legge o addirittura violento. Dal tardo pomeriggio, la situazione è diventata sempre più tesa ed è sembrato che la polizia abbia avuto difficoltà a mantenere il controllo. Gli osservatori hanno riferito che le forze di polizia non sono state sufficienti per diverse ore, nonostante le diffuse segnalazioni di una situazione in urgente deterioramento.
La polizia ha fatto alcuni arresti, ma questo sembra non avere inciso sulle contromanifestazioni.
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