Gli esodati? All’estero mi conoscono per aver reso sostenibile il sistema pensionistico italiano”
“Che voto darei al Jobs Act di Renzi? Se fossi in università 18 glielo do, ma sulla fiducia. Vorrei sapere molto di più, perché vedo ancora molto poco ”. E’ il voto che l’ex ministro Elsa Fornero, ai microfoni di "24 Mattino" su Radio 24, ha dato alla riforma del lavoro del governo Renzi. L’ex ministro ha anche commentato le dichiarazioni del suo successore, Giuliano Poletti che aveva definito la riforma Fornero ‘un fallimento’ soprattutto sull’apprendistato: “mi dispiace che il ministro Poletti abbia liquidato così l’apprendistato ha detto Fornero a Radio 24
- certamente quello che bisogna imparare, ministri e non ministri, è che sulle riforme si deve lavorare. Perché lei può fare il migliore apprendistato sulla carta con le norme ma se la scuola e le imprese non si parlano allora non funziona”.
Sempre sul Jobs Act Fornero ha dichiarato che, nonostante ci sia “molta ideologia” attorno all’articolo 18 la questione non è "un falso problema”; ha anzi detto che l’articolo 18 è “una salvaguardia. Perché noi non possiamo sempre rappresentare il mondo del lavoro sbilanciato a favore di lavoratori magari poco interessati”. Se la tutela garantita dall’articolo 18 riguarda un numero ristretto di lavoratori allora, secondo la Fornero “la salvaguardia va estesa”. Infine l’ex ministro è tornata sui giorni del suo operato come titolare del Ministero del Lavoro: “Verrò ricordata per gli esodati? Sarebbe profondamente ingiusto. Io devo dire che vado molto all’estero e all’estero sono conosciuta come la persona che ha fatto la riforma delle pensioni e ha messo il sistema pensionistico italiano in grado di essere sostenibile. Rifarei il ministro? In un governo politico certamente no, ma se mi ritrovassi nelle circostanze in cui mi sono trovata direi di sì. Quella è stata un’occasione storica drammatica e io mi auguro che non ci sia mai più. In sintesi ha concluso ho già dato”.
“Che voto darei al Jobs Act di Renzi? Se fossi in università 18 glielo do, ma sulla fiducia. Vorrei sapere molto di più, perché vedo ancora molto poco ”. E’ il voto che l’ex ministro Elsa Fornero, ai microfoni di "24 Mattino" su Radio 24, ha dato alla riforma del lavoro del governo Renzi. L’ex ministro ha anche commentato le dichiarazioni del suo successore, Giuliano Poletti che aveva definito la riforma Fornero ‘un fallimento’ soprattutto sull’apprendistato: “mi dispiace che il ministro Poletti abbia liquidato così l’apprendistato ha detto Fornero a Radio 24
- certamente quello che bisogna imparare, ministri e non ministri, è che sulle riforme si deve lavorare. Perché lei può fare il migliore apprendistato sulla carta con le norme ma se la scuola e le imprese non si parlano allora non funziona”.
Sempre sul Jobs Act Fornero ha dichiarato che, nonostante ci sia “molta ideologia” attorno all’articolo 18 la questione non è "un falso problema”; ha anzi detto che l’articolo 18 è “una salvaguardia. Perché noi non possiamo sempre rappresentare il mondo del lavoro sbilanciato a favore di lavoratori magari poco interessati”. Se la tutela garantita dall’articolo 18 riguarda un numero ristretto di lavoratori allora, secondo la Fornero “la salvaguardia va estesa”. Infine l’ex ministro è tornata sui giorni del suo operato come titolare del Ministero del Lavoro: “Verrò ricordata per gli esodati? Sarebbe profondamente ingiusto. Io devo dire che vado molto all’estero e all’estero sono conosciuta come la persona che ha fatto la riforma delle pensioni e ha messo il sistema pensionistico italiano in grado di essere sostenibile. Rifarei il ministro? In un governo politico certamente no, ma se mi ritrovassi nelle circostanze in cui mi sono trovata direi di sì. Quella è stata un’occasione storica drammatica e io mi auguro che non ci sia mai più. In sintesi ha concluso ho già dato”.
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