“Boko Haram continua a fare stragi perché il governo non fa nulla; i nigeriani, cristiani e musulmani senza distinzione, sono stati lasciati soli”: a parlare con la MISNA è padre James John, parroco di una diocesi del nord-est della Nigeria dove oggi un attentatore suicida si è fatto esplodere in un liceo uccidendo almeno 48 persone, perlopiù studenti.
Misna - Dei fatti, avvenuti a Potiskum, una città dello Stato di Yobe, il sacerdote ha saputo attraverso un ex seminarista che insegna nella scuola. L’ipotesi sulla quale gli inquirenti sono al lavoro è che l’attentatore si sia mischiato ai partecipanti a un’assemblea studentesca prima dell’inizio delle lezioni. Responsabili dell’ospedale di Potiskum hanno rivolto un appello per nuove donazioni di sangue, indispensabili per assistere i feriti, circa 80.
Padre James, parroco della diocesi di Maiduguri, sottolinea che la popolazione del nord-est della Nigeria “ha perso ogni fiducia nei confronti del governo e delle forze dell’ordine”. La sua testimonianza è confermata da una corrispondenza del quotidiano Daily Trust: dopo l’attentato una folla inferocita ha lanciato sassi contro soldati e poliziotti, urlando “Bama so, Bama so”, in lingua hausa “non vi vogliamo”.
La strage non è stata ancora rivendicata ma si ipotizza una responsabilità di Boko Haram, gruppo islamista che sostiene di battersi contro “l’istruzione occidentale” e che già in passato aveva preso di mira scuole e istituti di formazione. A Potiskum la strage ha seguito di una settimana un altro attentato: nel mirino erano finiti i partecipanti a una processione sciita e i morti erano stati una ventina.
Misna - Dei fatti, avvenuti a Potiskum, una città dello Stato di Yobe, il sacerdote ha saputo attraverso un ex seminarista che insegna nella scuola. L’ipotesi sulla quale gli inquirenti sono al lavoro è che l’attentatore si sia mischiato ai partecipanti a un’assemblea studentesca prima dell’inizio delle lezioni. Responsabili dell’ospedale di Potiskum hanno rivolto un appello per nuove donazioni di sangue, indispensabili per assistere i feriti, circa 80.
Padre James, parroco della diocesi di Maiduguri, sottolinea che la popolazione del nord-est della Nigeria “ha perso ogni fiducia nei confronti del governo e delle forze dell’ordine”. La sua testimonianza è confermata da una corrispondenza del quotidiano Daily Trust: dopo l’attentato una folla inferocita ha lanciato sassi contro soldati e poliziotti, urlando “Bama so, Bama so”, in lingua hausa “non vi vogliamo”.
La strage non è stata ancora rivendicata ma si ipotizza una responsabilità di Boko Haram, gruppo islamista che sostiene di battersi contro “l’istruzione occidentale” e che già in passato aveva preso di mira scuole e istituti di formazione. A Potiskum la strage ha seguito di una settimana un altro attentato: nel mirino erano finiti i partecipanti a una processione sciita e i morti erano stati una ventina.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.