Salvini. Loris Narda (Comitato antirazzista Bologna) a La Zanzara su Radio 24: “Violento è Salvini, ho rischiato di morire sotto la sua macchina”
“Lo rifarei, pronto ad andare in galera”. “Volevo fermare il razzismo di Salvini”. “Abbiamo rischiato noi di morire, non lui”. “Macchina sfasciata? Reazione all’accelerata. Cose che succedono”. “Lega va messa fuorilegge, Salvini fa campagne d’odio”. “Sgherri di Salvini di notte danno fuoco a campi rom”.
“Sono salito sulla macchina ma sono sceso dopo dieci secondi, volevo impedire a Salvini e al suo razzismo di raggiungere il campo Rom.
Lo rifarei subito, sono pronto ad andare in galera. Il violento è lui con le sue provocazioni razziste, ho rischiato di morire sotto la macchina quando ha accelerato”. Lo dice Loris Narda, del comitato antirazzista di Bologna, a La Zanzara su Radio 24. Narda è il giovane che è salito sul cofano della macchina di Salvini sabato scorso durante l’aggressione al segretario della Lega Nord. “Non è una macchina privata – dice Narda – ma una macchina blu pagata coi nostri soldi, nessuno ha usato violenza nei suoi confronti. Eravamo tutti a volto scoperto senza niente in mano”. “Abbiamo rischiato noi di morire a causa dell’accelerata, non lui”, dice ancora Narda.
“Un’accelerazione anomala – prosegue – e valuteremo la denuncia a Salvini per tentato omicidio, andare a cinquanta all’ora con cinque persone davanti è molto grave”. “La macchina sfasciata – dice Narda – è stata una reazione. Sono cose che succedono, i giornali cambiano gli eventi. Esiste anche nella giurisprudenza. Io ero per terra, non ho tirato sassi e ho rischiato la vita. E’ stato un puro caso che nessuno si sia spezzato la testa e le gambe” . “La Lega va messa fuorilegge – prosegue Narda a La Zanzara – e Salvini fa campagne d’odio e razziste. Di notte i suoi sgherri di Casa Pound danno fuoco ai campi rom e accoltellano chiunque abbia un’idea diversa”
Lo rifarei subito, sono pronto ad andare in galera. Il violento è lui con le sue provocazioni razziste, ho rischiato di morire sotto la macchina quando ha accelerato”. Lo dice Loris Narda, del comitato antirazzista di Bologna, a La Zanzara su Radio 24. Narda è il giovane che è salito sul cofano della macchina di Salvini sabato scorso durante l’aggressione al segretario della Lega Nord. “Non è una macchina privata – dice Narda – ma una macchina blu pagata coi nostri soldi, nessuno ha usato violenza nei suoi confronti. Eravamo tutti a volto scoperto senza niente in mano”. “Abbiamo rischiato noi di morire a causa dell’accelerata, non lui”, dice ancora Narda.
“Un’accelerazione anomala – prosegue – e valuteremo la denuncia a Salvini per tentato omicidio, andare a cinquanta all’ora con cinque persone davanti è molto grave”. “La macchina sfasciata – dice Narda – è stata una reazione. Sono cose che succedono, i giornali cambiano gli eventi. Esiste anche nella giurisprudenza. Io ero per terra, non ho tirato sassi e ho rischiato la vita. E’ stato un puro caso che nessuno si sia spezzato la testa e le gambe” . “La Lega va messa fuorilegge – prosegue Narda a La Zanzara – e Salvini fa campagne d’odio e razziste. Di notte i suoi sgherri di Casa Pound danno fuoco ai campi rom e accoltellano chiunque abbia un’idea diversa”
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