Un dialogo diretto ed esclusivo con Washington con la prospettiva di imprecisati vantaggi già nell’anno in scorso.
Misna- La proposta avanzata oggi dal regime nordocoreano agli Stati Uniti propone la sospensione del suo programma di sviluppo nucleare in cambio della sospensione delle manovre congiunte tra forze armate americane e sudcoreane. Una proposta che, se accettata, renderebbe “possibili molte cose”.
L’iniziativa è stata presentata nella notte dal vice-ambasciatore nordcoreano alle Nazioni Unite. Nessun chiarimento però sulle “significative implicazioni” di un eventuale accordo ma anche delle conseguenze, in caso contrario, se i giochi di guerra congiunti – a carattere difensivo per gli alleati, prove di invasione per il regime del Nord – dovessero avere luogo secondo l’intenso ma abituale programma annuale.
La diplomazia statunitense ha finora negato ogni colloquio bilaterale con Pyongyang, denunciando una iniziativa provocatoria e potenzialmente destabilizzante dei rapporti che legano Stati Uniti e Corea del Sud, sul cui territorio sono acquartierati oltre 28.000 effettivi americani.
“Il governo della Repubblica democratica popolare di Corea è pronto a spiegare le ragioni della sua proposta direttamente agli Stati Uniti”, ha segnalato il diplomatico nordcoreano. Per gli osservatori, la mossa potrebbe essere stata suggerita dalla prospettiva di nuove sanzioni applicate dagli Stati Uniti verso il regime, accusato dell’attacco informatico del mese scorso contro la Sony, che ha messo a rischio cittadini americani ma che Pyongyang nega di avere attuato o commissionato.
Misna- La proposta avanzata oggi dal regime nordocoreano agli Stati Uniti propone la sospensione del suo programma di sviluppo nucleare in cambio della sospensione delle manovre congiunte tra forze armate americane e sudcoreane. Una proposta che, se accettata, renderebbe “possibili molte cose”.
L’iniziativa è stata presentata nella notte dal vice-ambasciatore nordcoreano alle Nazioni Unite. Nessun chiarimento però sulle “significative implicazioni” di un eventuale accordo ma anche delle conseguenze, in caso contrario, se i giochi di guerra congiunti – a carattere difensivo per gli alleati, prove di invasione per il regime del Nord – dovessero avere luogo secondo l’intenso ma abituale programma annuale.
La diplomazia statunitense ha finora negato ogni colloquio bilaterale con Pyongyang, denunciando una iniziativa provocatoria e potenzialmente destabilizzante dei rapporti che legano Stati Uniti e Corea del Sud, sul cui territorio sono acquartierati oltre 28.000 effettivi americani.
“Il governo della Repubblica democratica popolare di Corea è pronto a spiegare le ragioni della sua proposta direttamente agli Stati Uniti”, ha segnalato il diplomatico nordcoreano. Per gli osservatori, la mossa potrebbe essere stata suggerita dalla prospettiva di nuove sanzioni applicate dagli Stati Uniti verso il regime, accusato dell’attacco informatico del mese scorso contro la Sony, che ha messo a rischio cittadini americani ma che Pyongyang nega di avere attuato o commissionato.
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