"Non sono le due sprovvedute che i media dipingono. Si rischia un po’ di più che andare al centro commerciale la domenica. Ma ho temuto per la loro vita"
"Greta e Vanessa sono due ragazze assolutamente determinate, non sono le ventenni sprovvedute che cercano di dipingere e di far passare attraverso un'opinione pubblica che non le conosce". Lo afferma, durante la trasmissione 'Effetto Notte le notizie in 60 minuti' di Roberta Giordano, (in onda ieri sera alle 21.00) Roberto Andervill, il volontario internazionale che aveva accompagnato Greta e Vanessa in Siria nell'ambito di un progetto umanitario che avevano creato insieme, il ‘progetto Horryaty’. "Tante cose sono state dette e scritte e c'è chi crea articoli credendo di conoscerle e in realtà non ci ha mai conosciuti. Qualcuno le ha definite anche radical-shich, è questo che mi fa arrabbiare". - "E' ovvio" sottolinea il cooperante "che vai in un posto dove si rischia un po’ di più che andare al centro commerciale la domenica. Però lo sai e non vai là pensando alle favole. Sei assolutamente consapevole dei rischi che corri ma la voglia e la forza di aiutare delle persone in difficoltà ti muove qualcosa di più grande. Ma non è una cosa che ci fa diventare incoscienti". Le ha sentite da che sono tornate? "No" risponde Andervill a Radio 24 - "ma spero che accada presto. E che tornino il prima possibile a star bene. Ho temuto per la loro vita".
"Greta e Vanessa sono due ragazze assolutamente determinate, non sono le ventenni sprovvedute che cercano di dipingere e di far passare attraverso un'opinione pubblica che non le conosce". Lo afferma, durante la trasmissione 'Effetto Notte le notizie in 60 minuti' di Roberta Giordano, (in onda ieri sera alle 21.00) Roberto Andervill, il volontario internazionale che aveva accompagnato Greta e Vanessa in Siria nell'ambito di un progetto umanitario che avevano creato insieme, il ‘progetto Horryaty’. "Tante cose sono state dette e scritte e c'è chi crea articoli credendo di conoscerle e in realtà non ci ha mai conosciuti. Qualcuno le ha definite anche radical-shich, è questo che mi fa arrabbiare". - "E' ovvio" sottolinea il cooperante "che vai in un posto dove si rischia un po’ di più che andare al centro commerciale la domenica. Però lo sai e non vai là pensando alle favole. Sei assolutamente consapevole dei rischi che corri ma la voglia e la forza di aiutare delle persone in difficoltà ti muove qualcosa di più grande. Ma non è una cosa che ci fa diventare incoscienti". Le ha sentite da che sono tornate? "No" risponde Andervill a Radio 24 - "ma spero che accada presto. E che tornino il prima possibile a star bene. Ho temuto per la loro vita".
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