Nel 2001 il giovane D.M.G., all’epoca ventenne, si era sottoposto alla visita medica di leva all’ospedale militare di Augusta , e lì aveva dichiarato di essere omosessuale.
C'è stato un "vero e proprio comportamento omofobico" oltre che intollerabilmente reiterato" da parte della pubblica amministrazione nella vicenda della patente sospesa a un giovane che si era dichiarato gay alla visita di leva. Il ragazzo era stato esonerato dal servizio e qualche mese dopo la Motorizzazione Civile di Catania gli aveva notificato il provvedimento di revisione della patente di guida, richiedendo una nuova visita medica di idoneità. Il ragazzo si rivolse al tribunale denunciando l'atto discriminatorio e chiedendo un risarcimento di mezzo milione di euro. Dopo varie sentenze che avevano ridotto il risarcimento a soli 20mila, infine la Cassazione ha disposto che il ragazzo discriminato riceva un congruo risarcimento.
C'è stato un "vero e proprio comportamento omofobico" oltre che intollerabilmente reiterato" da parte della pubblica amministrazione nella vicenda della patente sospesa a un giovane che si era dichiarato gay alla visita di leva. Il ragazzo era stato esonerato dal servizio e qualche mese dopo la Motorizzazione Civile di Catania gli aveva notificato il provvedimento di revisione della patente di guida, richiedendo una nuova visita medica di idoneità. Il ragazzo si rivolse al tribunale denunciando l'atto discriminatorio e chiedendo un risarcimento di mezzo milione di euro. Dopo varie sentenze che avevano ridotto il risarcimento a soli 20mila, infine la Cassazione ha disposto che il ragazzo discriminato riceva un congruo risarcimento.
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