La centrale nucleare già in attività attualmente produce 700 megawatt di energia elettrica
GreenReport - Stamattina il ministro degli esteri dell’Iran, Mohammad Javad Zarif, è partito per Ginevra per incontrare il Segretario di Stato Usa John Kerry per preparare il terreno ai prossimi negoziati sul programma nucleare di Teheran. L’incontro precede il round di colloqui che del 18 gennaio fra il Gruppo 5+1 (Cina, Francia, Gran Bretagna, Russia, Usa e Germania) e la Repubblica islamica dell’Iran.
La radio internazionale iraniana Irib sottolineato che «Dopo l’incontro tra Zarif e Kerry, le delegazioni iraniana e americana avranno “discussioni bilaterali” il 15, 16 e 17 gennaio prima della ripresa dei colloqui insieme agli altri Paesi del Gruppo 5+1. La scadenza dei negoziati è stata rinviata al 30 giugno dopo il nulla di fatto della prima deadline, scaduta lo scorso 24 novembre».
Ma Zarif ha preso il volo verso Ginevra proprio mentre il presidente iraniano Hassan Rohani visitava la centrale nucleare di Bushehr, a cui costruzione venne iniziata dai tedeschi ai tempi dello Scià di Persia che abbandonarono l’Iran dopo la rivoluzione islamica, una centrale già vecchia ma la cui costruzione è stata completata, con enormi ritardi, dai russi. La centrale nucleare di Bushehr attualmente produce 700 megawatt di energia elettrica.
Rohani non ha certo annunciato che l’Iran intende tirarsi indietro dal suo programma nucleare che continua a giurare sia solo civile. Infatti, secondo quanto riferisce la Tv satellitare ufficiale iraniana PressTV, i presidente iraniano ha annunciato che «L’Iran costruirà altri due nuovi impianti nucleari nella città meridionale di Bushehr per lo sviluppo dell’energia nucleare per uso pacifico».
Poi, rispondendo anche alle recenti accuse di aiutare il regime siriano di Bashir al Assad a costruire una bomba atomica (smentite decisamente) ed alle nuove minacce provenienti da Israele e dagli Usa, Rohani ha concluso: «La centrale nucleare di Bushehr è il simbolo della resistenza del popolo iraniano. La Repubblica Islamica dell’Iran cerca solo di dotarsi delle tecnologie per l’uso pacifico dell’energia nucleare».
GreenReport - Stamattina il ministro degli esteri dell’Iran, Mohammad Javad Zarif, è partito per Ginevra per incontrare il Segretario di Stato Usa John Kerry per preparare il terreno ai prossimi negoziati sul programma nucleare di Teheran. L’incontro precede il round di colloqui che del 18 gennaio fra il Gruppo 5+1 (Cina, Francia, Gran Bretagna, Russia, Usa e Germania) e la Repubblica islamica dell’Iran.
La radio internazionale iraniana Irib sottolineato che «Dopo l’incontro tra Zarif e Kerry, le delegazioni iraniana e americana avranno “discussioni bilaterali” il 15, 16 e 17 gennaio prima della ripresa dei colloqui insieme agli altri Paesi del Gruppo 5+1. La scadenza dei negoziati è stata rinviata al 30 giugno dopo il nulla di fatto della prima deadline, scaduta lo scorso 24 novembre».
Ma Zarif ha preso il volo verso Ginevra proprio mentre il presidente iraniano Hassan Rohani visitava la centrale nucleare di Bushehr, a cui costruzione venne iniziata dai tedeschi ai tempi dello Scià di Persia che abbandonarono l’Iran dopo la rivoluzione islamica, una centrale già vecchia ma la cui costruzione è stata completata, con enormi ritardi, dai russi. La centrale nucleare di Bushehr attualmente produce 700 megawatt di energia elettrica.
Rohani non ha certo annunciato che l’Iran intende tirarsi indietro dal suo programma nucleare che continua a giurare sia solo civile. Infatti, secondo quanto riferisce la Tv satellitare ufficiale iraniana PressTV, i presidente iraniano ha annunciato che «L’Iran costruirà altri due nuovi impianti nucleari nella città meridionale di Bushehr per lo sviluppo dell’energia nucleare per uso pacifico».
Poi, rispondendo anche alle recenti accuse di aiutare il regime siriano di Bashir al Assad a costruire una bomba atomica (smentite decisamente) ed alle nuove minacce provenienti da Israele e dagli Usa, Rohani ha concluso: «La centrale nucleare di Bushehr è il simbolo della resistenza del popolo iraniano. La Repubblica Islamica dell’Iran cerca solo di dotarsi delle tecnologie per l’uso pacifico dell’energia nucleare».
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