I cristiani affrontino la globalizzazione dell’indifferenza.
Radio Vaticana - Papa Francesco nel Messaggio per la Quaresima 2015 invita a lottare contro l’attitudine egoistica che oggi ha assunto una dimensione mondiale e che spinge a dimenticarsi, o peggio, a ignorare le persone che soffrono, le ingiustizie che subiscono e, più in generale, i loro problemi; ma anche a ignorare Dio stesso, che “non è indifferente al mondo, ma lo ama fino a dare il suo Figlio per la salvezza di ogni uomo”. Il servizio di Stefano Leszczynski:
E’ compito della Chiesa mantenere aperta la porta tra Dio e Uomo – spiega Francesco - “mediante la proclamazione della Parola, la celebrazione dei Sacramenti, la testimonianza della fede che si rende efficace nella carità.” Anche se il mondo tende a chiudersi in se stesso e a chiudere quella porta attraverso la quale Dio entra nel mondo e il mondo in Lui. Il tempo di rinnovamento rappresentato dalla Quaresima diventa quindi un’occasione per intraprendere un percorso che permetta al popolo di Dio di evitare di diventare indifferenti.
“Se un membro soffre, tutte le membra soffrono”
Papa Francesco propone tre passi evangelici da meditare, tre segnavia: Il primo, tratto dalla prima Lettera ai Corinzi- “Se un membro soffre, tutte le membra soffrono” - è dedicato alla Chiesa universale, communio sanctorum, comunione di cose sante. “La carità di Dio principale arma contro l’indifferenza ci viene offerta dalla Chiesa con la sua testimonianza. Ma, scrive Francesco, non si può testimoniare ciò che non si sia sperimentato prima. Grazie all’Eucarestia “diventiamo ciò che riceviamo: il Corpo di Cristo”; e in questo corpo l’indifferenza non trova spazio.
Dov’è tuo fratello?
Il secondo passo, citato dal Papa nel Messaggio per la Quaresima è tratto dal Libro della Genesi – Dov’è tuo fratello? – spinge a meditare sul ruolo delle parrocchie e delle comunità. La preghiera, innanzitutto, per unirsi alla Chiesa del cielo, per instaurare “una comunione di reciproco servizio e di bene che giunge fino al cospetto di Dio”. E poi anche la missionarietà: “ogni comunità cristiana – si legge nel Messaggio - è chiamata a varcare la soglia che la pone in relazione con la società che la circonda, con i poveri ed i lontani”. Francesco auspica che “i luoghi in cui si manifesta la Chiesa, le nostre parrocchie e le nostre comunità in particolare, diventino delle isole di misericordia in mezzo al mare dell’indifferenza!”.
“Rinfrancate i vostri cuori!”
Infine, il Messaggio del Papa si rivolge al singolo fedele, ispirandosi alla Lettera di Giacomo “Rinfrancate i vostri cuori!”. Lo spavento e il senso di impotenza che colgono ciascuno di noi di fronte alle sofferenze umane e alle immagini sconvolgenti che ci raggiungono possono essere sconfitte con la forza della preghiera di tanti. Ed è proprio a questo scopo – spiega il Papa - che è pensata l’iniziativa 24 ore per il Signore che si svolgerà il 13 e il 14 marzo. In secondo luogo, si può aiutare spiega Francesco con gesti di carità, concreti, anche piccoli. La Quaresima – si legge nel Messaggio - è un tempo propizio per mostrare questo interesse all’altro con un segno della nostra partecipazione alla comunità intera. Non è possibile salvarsi da soli – spiega Francesco – è una tentazione diabolica. Serve, invece, quello che Benedetto XVI ha definito un percorso di formazione del cuore, un cuore che conosca le proprie povertà e che si spenda per l’altro.
“Rendi il nostro cuore simile al Tuo!”
“Rendi il nostro cuore simile al tuo!” E’ la supplica del Papa a conclusione del Messaggio per la Quaresima, così da avere “un cuore forte e misericordioso, vigile e generoso, che non si lascia chiudere in se stesso e non cade nella vertigine della globalizzazione dell’indifferenza".
Radio Vaticana - Papa Francesco nel Messaggio per la Quaresima 2015 invita a lottare contro l’attitudine egoistica che oggi ha assunto una dimensione mondiale e che spinge a dimenticarsi, o peggio, a ignorare le persone che soffrono, le ingiustizie che subiscono e, più in generale, i loro problemi; ma anche a ignorare Dio stesso, che “non è indifferente al mondo, ma lo ama fino a dare il suo Figlio per la salvezza di ogni uomo”. Il servizio di Stefano Leszczynski:
E’ compito della Chiesa mantenere aperta la porta tra Dio e Uomo – spiega Francesco - “mediante la proclamazione della Parola, la celebrazione dei Sacramenti, la testimonianza della fede che si rende efficace nella carità.” Anche se il mondo tende a chiudersi in se stesso e a chiudere quella porta attraverso la quale Dio entra nel mondo e il mondo in Lui. Il tempo di rinnovamento rappresentato dalla Quaresima diventa quindi un’occasione per intraprendere un percorso che permetta al popolo di Dio di evitare di diventare indifferenti.
“Se un membro soffre, tutte le membra soffrono”
Papa Francesco propone tre passi evangelici da meditare, tre segnavia: Il primo, tratto dalla prima Lettera ai Corinzi- “Se un membro soffre, tutte le membra soffrono” - è dedicato alla Chiesa universale, communio sanctorum, comunione di cose sante. “La carità di Dio principale arma contro l’indifferenza ci viene offerta dalla Chiesa con la sua testimonianza. Ma, scrive Francesco, non si può testimoniare ciò che non si sia sperimentato prima. Grazie all’Eucarestia “diventiamo ciò che riceviamo: il Corpo di Cristo”; e in questo corpo l’indifferenza non trova spazio.
Dov’è tuo fratello?
Il secondo passo, citato dal Papa nel Messaggio per la Quaresima è tratto dal Libro della Genesi – Dov’è tuo fratello? – spinge a meditare sul ruolo delle parrocchie e delle comunità. La preghiera, innanzitutto, per unirsi alla Chiesa del cielo, per instaurare “una comunione di reciproco servizio e di bene che giunge fino al cospetto di Dio”. E poi anche la missionarietà: “ogni comunità cristiana – si legge nel Messaggio - è chiamata a varcare la soglia che la pone in relazione con la società che la circonda, con i poveri ed i lontani”. Francesco auspica che “i luoghi in cui si manifesta la Chiesa, le nostre parrocchie e le nostre comunità in particolare, diventino delle isole di misericordia in mezzo al mare dell’indifferenza!”.
“Rinfrancate i vostri cuori!”
Infine, il Messaggio del Papa si rivolge al singolo fedele, ispirandosi alla Lettera di Giacomo “Rinfrancate i vostri cuori!”. Lo spavento e il senso di impotenza che colgono ciascuno di noi di fronte alle sofferenze umane e alle immagini sconvolgenti che ci raggiungono possono essere sconfitte con la forza della preghiera di tanti. Ed è proprio a questo scopo – spiega il Papa - che è pensata l’iniziativa 24 ore per il Signore che si svolgerà il 13 e il 14 marzo. In secondo luogo, si può aiutare spiega Francesco con gesti di carità, concreti, anche piccoli. La Quaresima – si legge nel Messaggio - è un tempo propizio per mostrare questo interesse all’altro con un segno della nostra partecipazione alla comunità intera. Non è possibile salvarsi da soli – spiega Francesco – è una tentazione diabolica. Serve, invece, quello che Benedetto XVI ha definito un percorso di formazione del cuore, un cuore che conosca le proprie povertà e che si spenda per l’altro.
“Rendi il nostro cuore simile al Tuo!”
“Rendi il nostro cuore simile al tuo!” E’ la supplica del Papa a conclusione del Messaggio per la Quaresima, così da avere “un cuore forte e misericordioso, vigile e generoso, che non si lascia chiudere in se stesso e non cade nella vertigine della globalizzazione dell’indifferenza".
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