sabato, febbraio 21, 2015
Vallascas ventila anche ipotesi di "aiuto di stato". Sarebbe "inaccettabile e vergognoso".

WSI - E' il Movimento 5 Stelle a parlare di "regalo da 18 milioni di euro all’anno" per la compagnia ferroviaria Italo, deciso dal governo. A denunciare il fatto è il deputato Andrea Vallascas, che ventila anche la possibilà di un aiuto di stato a favore di Nuovo trasporto viaggiatori (Ntv), società di Luca di Montezemolo e Diego Della Valle, presieduta da Antonello Perricone.

"Tutto messo sul conto degli italiani attraverso le bollette di luce e gas", stando a quanto riporta il Fatto Quotidiano. E, sullo spettro dell'aiuto di stato afferma che "sarebbe inaccettabile e vergognoso se i soldi dei cittadini venissero utilizzati, ad esempio, per appianare bilanci in rosso di un’azienda privata o risolvere problemi generati da una cattiva gestione".

Il grido allo scandalo arriva, spiega il Fatto, per lo "sconto multi milionario applicato alla società per il rinnovo della flotta di treni", per cui il deputato ha presentato un’interrogazione ai ministri delle Infrastrutture, dello Sviluppo economico e dell’Ambiente. Il quotidiano ripercorre la vicenda, affermando che tutto è iniziato lo scorso "1° dicembre quando il ministero dello Sviluppo economico, insieme a quello dell’Ambiente, ha ammesso la proposta di realizzazione della nuova flotta di treni Alta Velocità Ntv-Italo al meccanismo dei certificati bianchi".Si tratta di "un dispositivo in base al quale un’impresa, a seguito di un investimento che consente di ridurre i consumi di energia, può richiedere titoli di efficienza energetica (i certificati bianchi, appunto) in misura proporzionale al risparmio di energia conseguito. In pratica si tratta di titoli negoziabili sul mercato, come veri e propri titoli di Borsa, che nel caso di Italo hanno un valore stimato in 18 milioni. Dai ministeri è arrivato il via libera. Il problema è chi paga".

Secondo Vallascas a pagare sono come sempre gli italiani, perchè "il costo del meccanismo dei titoli di efficienza energetico si ripartisce sulla tariffa elettrica e gas attraverso le voci Uc7 per quella elettrica e Re per il gas". Il deputato chiede dunque al "governo per sapere quali iniziative intenda adottare "per evitare che siano i cittadini, attraverso un rincaro delle tariffe elettrica o del gas, a pagare i maggiori oneri derivanti dai progetti di efficienza energetica".


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