giovedì, febbraio 05, 2015
Le reazioni al rogo inscenato per uccidere l’ostaggio giordano vanno dalla condanna della “disumana uccisione” arrivata da Teheran a quella pronunciata dall’università Al Azhar del Cairo. 

Il grande imam di Al Azhar, uno dei più importanti centri d'insegnamento religioso islamico, ha "condannato con forza il vile atto" dell'uccisione del pilota giordano da parte dell'Isis. L'ostaggio è stato bruciato vivo. "Per questi aggressori corrotti che combattono Dio e il suo profeta", l'imam chiede "la punizione prevista dal Corano: la morte, la crocefissione o l'amputazione delle loro mani e dei piedi". La Giordania annuncia di voler "rafforzare la propria posizione nella coalizione internazionale contro il terrorismo".

Dall'Italia
“Bruciare viva una persona, anche un animale, è una bestemmia per l’Islam. Solo Dio ha il potere di mandare all’inferno, non le persone”. Lo afferma l’imam di Firenze e presidente dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia (Ucoii), Izzedin Elzir, in un’intervista ad Aki-Adnkronos International sul video che mostra il pilota giordano Muath al-Kasaesbeh bruciato vivo dai jihadisti dello Stato islamico (Is).

Il pilota è stato “assassinato in un modo inaccettabile da nessuna realtà umana e da nessuna religione. Questi sono assassini, sono dei criminali. Trovo ingiustificabile l’uccisione di una persona in questomodo”, precisa Elzir.

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