Corsa contro il tempo per la Grecia alla prova finale con un nuovo pacchetto di proposte da sottoporre domani al vertice europeo di Bruxelles ed evitare il default. Tra i provvedimenti misure per il 2% del Pil e taglio automatico della spesa in caso di sforamento del "deficit zero". I particolari da Paola Simonetti:
Radio Vaticana - La Grecia domani gioca la partita decisiva per il futuro del Paese. Il governo avrebbe definito le linee del suo programma di proposte da sottoporre a Bruxelles ai creditori internazionali e avere l'avallo di Ue, Bce e Fmi per sbloccare i 7,2 miliardi di prestiti entro la fine di giugno. Indiscrezioni lasciano trapelare che sul tavolo l'esecutivo ellenico metterà il taglio automatico della spesa in caso di sforamento della soglia del "deficit zero" e misure fiscali permanenti pari al 2% del Pil, a fronte del 2,5% chiesto dai creditori; uno 0,5% mancante che, il governo greco, assicura verrebbe coperto da altri "provvedimenti amministrativi". Tra le misure previste ci sarebbero anche il blocco dei prepensionamenti a partire dal prossimo anno e l'aumento di un prelievo fiscale "di solidarietà" per le persone con redditi al di sopra dei 30.000 euro l'anno e per le società con utili superiori ai 500.000 euro. Provvedimenti che dovrebbero scongiurare il default e l'uscita di Atene dalla moneta unica, un rischio che la settimana scorsa ha portato i greci a ritirare dalle banche circa quattro miliardi di euro e le opposizioni a chiedere a gran voce la permanenza del Paese nella moneta unica.
Radio Vaticana - La Grecia domani gioca la partita decisiva per il futuro del Paese. Il governo avrebbe definito le linee del suo programma di proposte da sottoporre a Bruxelles ai creditori internazionali e avere l'avallo di Ue, Bce e Fmi per sbloccare i 7,2 miliardi di prestiti entro la fine di giugno. Indiscrezioni lasciano trapelare che sul tavolo l'esecutivo ellenico metterà il taglio automatico della spesa in caso di sforamento della soglia del "deficit zero" e misure fiscali permanenti pari al 2% del Pil, a fronte del 2,5% chiesto dai creditori; uno 0,5% mancante che, il governo greco, assicura verrebbe coperto da altri "provvedimenti amministrativi". Tra le misure previste ci sarebbero anche il blocco dei prepensionamenti a partire dal prossimo anno e l'aumento di un prelievo fiscale "di solidarietà" per le persone con redditi al di sopra dei 30.000 euro l'anno e per le società con utili superiori ai 500.000 euro. Provvedimenti che dovrebbero scongiurare il default e l'uscita di Atene dalla moneta unica, un rischio che la settimana scorsa ha portato i greci a ritirare dalle banche circa quattro miliardi di euro e le opposizioni a chiedere a gran voce la permanenza del Paese nella moneta unica.
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