Il parlamento libico di Tobruk,ha lanciato un appello alla comunità internazionale per combattere contro lo Stato Islamico, che controlla ora anche la città di Sirte. Intanto si continua a combattere anche in Siria e in Iraq. Ucciso anche il “regista” dei video di propaganda Il servizio di Michele Raviart:
Radio Vaticana - L’invito è stato rivolto in particolare alla Lega Araba e all’Onu, affinché decidano “passi concreti e urgenti per sostenere la Libia nella guerra contro il terrorismo”. Il parlamento di Tobruk ha condannato le milizie illegittime dell’Is, che “minacciano la comunità internazionale” e ha chiesto di revocare l’embargo sulle armi destinate all’esercito libico. Lo Stato Islamico, da parte sua, ha dichiarato “guerra” alle milizie che controllano Tripoli, dopo aver rivendicato un attacco suicida ad ovest di Misurata. un’autobomba che questa mattina ha causato cinque vittime e cinque feriti. L’Is avanza anche in Siria, dove ha sottratto ai ribelli anti-Assad la città di Soran Azaz e controlla ora il valico di Bab al-Salam, al confine con la Turchia. L’esercito siriano, intanto, ha bombardato la regione di Idlib e Aleppo, uccidendo 6 civil che si trovavano in una sala giochi. Sotto le macerie ci sono ancora 11 bambini e un adulto. In Iraq, nel distretto di Falluja, un raid mirato ha causato la morte di Abu Samra, considerato il regista dei video dell’Is. Insieme a lui almeno altri 28 terroristi e anche uno dei “documentaristi “dello Stato Islamico. Sul piano diplomatico, atteso per domani l’incontro fra il ministro degli Esteri italiano Gentiloni e quello russo Lavrov. Gentiloni si attende “un dialogo aperto sull'Ucraina, la Libia, la Siria, l'Iran”, tematiche sulle quali la Russia resta un importante interlocutore.
Radio Vaticana - L’invito è stato rivolto in particolare alla Lega Araba e all’Onu, affinché decidano “passi concreti e urgenti per sostenere la Libia nella guerra contro il terrorismo”. Il parlamento di Tobruk ha condannato le milizie illegittime dell’Is, che “minacciano la comunità internazionale” e ha chiesto di revocare l’embargo sulle armi destinate all’esercito libico. Lo Stato Islamico, da parte sua, ha dichiarato “guerra” alle milizie che controllano Tripoli, dopo aver rivendicato un attacco suicida ad ovest di Misurata. un’autobomba che questa mattina ha causato cinque vittime e cinque feriti. L’Is avanza anche in Siria, dove ha sottratto ai ribelli anti-Assad la città di Soran Azaz e controlla ora il valico di Bab al-Salam, al confine con la Turchia. L’esercito siriano, intanto, ha bombardato la regione di Idlib e Aleppo, uccidendo 6 civil che si trovavano in una sala giochi. Sotto le macerie ci sono ancora 11 bambini e un adulto. In Iraq, nel distretto di Falluja, un raid mirato ha causato la morte di Abu Samra, considerato il regista dei video dell’Is. Insieme a lui almeno altri 28 terroristi e anche uno dei “documentaristi “dello Stato Islamico. Sul piano diplomatico, atteso per domani l’incontro fra il ministro degli Esteri italiano Gentiloni e quello russo Lavrov. Gentiloni si attende “un dialogo aperto sull'Ucraina, la Libia, la Siria, l'Iran”, tematiche sulle quali la Russia resta un importante interlocutore.
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