mercoledì, giugno 24, 2015
Nelle ultime otto settimane, dopo il devastante terremoto del 25 aprile e del 12 maggio, in Nepal hanno avviato le proprie attività oltre un centinaio di ong internazionali.  

Misna - Lo ha affermato ai media locali Rabindra Kumar, segretario del Social Welfare Council (Swc), aggiungendo che i funzionari del governo non sanno chiaramente dove e come queste ong internazionali stiano lavorando e il loro monitoraggio è reso difficile a causa del loro numero. Secondo il decreto che regola le attività delle ong internazionali, queste non possono canalizzare fondi stranieri nel paese senza ottenere registrazione e permessi.

“Solo 14 nuove ong internazionali hanno contattato il Swc dopo il terremoto del 25 aprile per un accordo generale di lavoro nel paese, mentre le altre non lo hanno fatto” ha detto Laxmi Narayan Upreti, funzionario che si occupa delle ong internazionali presso l’unità di coordinamento nell’ambito del ministero delle Donne, dei bambini e della previdenza Sociale, spiegando che la mancanza di coordinamento tra i ministeri e la preoccupazione per l’imminente arrivo dei monsoni hanno incoraggiato ad operare senza aspettare di affrontare il processo burocratico.

Il dipartimento per l’Immigrazione all’aeroporto internazionale di Tribhuvan ha registrato l’arrivo di 42.512 cittadini stranieri nel periodo tra il 25 aprile e il 17 giugno. “Tra questi, la maggior parte degli esperti stranieri, pur avendo un visto turistico, sono associati con qualche ong” ha detto ai media locali un funzionario del ministero degli Affari esteri.


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