Ancora ritardi, gravi disagi e momenti di tensione all'aeroporto di Fiumicino.
Radio Vaticana - Dopo l'incendio di ieri, probabilmente di natura dolosa, nella pineta vicina al Leonardo da Vinci, questa mattina a causa di un black out è mancata la corrente elettrica per una ventina di minuti. Intanto Alitalia minaccia: senza investimenti seri siamo pronti a lasciare lo scalo romano. Servizio di Giampiero Guadagni:
Non c'è pace per l'aeroporto di Fiumicino. A maggio l'incendio che devastò gran parte del Terminal 3. Ieri quello che ha colpito la pineta di Focene a ridosso del Leonardo da Vinci. Ancora non confermata l’origine dolosa del rogo partito da un cumulo di rifiuti. E questa mattina un corto circuito presso una cabina di media tensione ha causato un black out di venti minuti. Tensione alla biglietteria della Vueling, assediata da alcuni passeggeri che protestavano contro i ritardi. Per riportare la calma sono intervenuti i carabinieri. L'Enac ha convocato per il 6 agosto la dirigenza di Aeroporti di Roma e di Alitalia. Proprio Alitalia sollecita il risarcimento per i danni subiti nell'incendio di maggio - che calcola finora in 80 milioni di euro - e avverte che, senza un piano credibile di investimenti sullo scalo, è pronta a spostare la propria crescita altrove. Ma il gestore degli aeroporti romani replica: per Fiumicino c'è un piano di investimenti da 11 miliardi. Questa mattina intanto la commissione Trasporti del Senato ha dato il via libera al Piano nazionale Aeroporti: tre gli scali considerati strategici con ruolo di gate intercontinentali: Venezia, Milano Malpensa, Roma Fiumicino. E proprio Fiumicino viene individuato come scalo principale.
Radio Vaticana - Dopo l'incendio di ieri, probabilmente di natura dolosa, nella pineta vicina al Leonardo da Vinci, questa mattina a causa di un black out è mancata la corrente elettrica per una ventina di minuti. Intanto Alitalia minaccia: senza investimenti seri siamo pronti a lasciare lo scalo romano. Servizio di Giampiero Guadagni:
Non c'è pace per l'aeroporto di Fiumicino. A maggio l'incendio che devastò gran parte del Terminal 3. Ieri quello che ha colpito la pineta di Focene a ridosso del Leonardo da Vinci. Ancora non confermata l’origine dolosa del rogo partito da un cumulo di rifiuti. E questa mattina un corto circuito presso una cabina di media tensione ha causato un black out di venti minuti. Tensione alla biglietteria della Vueling, assediata da alcuni passeggeri che protestavano contro i ritardi. Per riportare la calma sono intervenuti i carabinieri. L'Enac ha convocato per il 6 agosto la dirigenza di Aeroporti di Roma e di Alitalia. Proprio Alitalia sollecita il risarcimento per i danni subiti nell'incendio di maggio - che calcola finora in 80 milioni di euro - e avverte che, senza un piano credibile di investimenti sullo scalo, è pronta a spostare la propria crescita altrove. Ma il gestore degli aeroporti romani replica: per Fiumicino c'è un piano di investimenti da 11 miliardi. Questa mattina intanto la commissione Trasporti del Senato ha dato il via libera al Piano nazionale Aeroporti: tre gli scali considerati strategici con ruolo di gate intercontinentali: Venezia, Milano Malpensa, Roma Fiumicino. E proprio Fiumicino viene individuato come scalo principale.
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