Con una decisione che rappresenta una svolta storica per il paese, Manila ha deciso di riaprire all'uso militare la base navale di Subic Bay, un tempo una delle più grandi degli Stati Uniti nel mondo, chiusa nel 1992 per considerazioni politiche e pressione popolare sotto la presidenza di Corazon Aquino.
Misna - Una scelta che ricade sotto l'Accordo di cooperazione avanzato per la difesa, di recente applicazione, che consente alle forze armate statunitensi una presenza prolungata in basi filippine, con la costruzione anche di strutture stabili se considerato necessario alla sicurezza dei due paesi. Di conseguenza, già dall'inizio del 2016 aerei e mezzi navali militari filippini e in prospettiva americani si riposizioneranno nelle strutture della base, che nell'ultimo ventennio sono state integrate in un'area di sviluppo economico speciale aperta a investimenti e iniziative produttive straniere.
Ancora una volta, a spingere il governo filippino a misure anche impopolari è la pressione cinese nel Mar cinese meridionale che si confronta direttamente con gli interessi economici e strategici di Manila, che in misura crescente va appoggiandosi all'antico alleato Usa e ad altri paesi in grado di fornire una qualche forma di sostegno attivo alla debolezza del suo apparato bellico e alla sua diplomazia impegnata a coinvolgere la comunità internazionale nella vertenza.
Subic Bay fronteggia direttamente le aree contese al largo delle coste occidentali filippine e consente un intervento rapido in caso di tensioni. Rappresenta anche una base ottimale per la presenza militare straniera, semi-permanente o in occasione di manovre congiunte, come quelle recenti con forze statunitensi e giapponesi. Il pieno recupero di Subic Bay fa parte di un piano di rigenerazione delle forze armate filippine a cui saranno destinati 20 miliardi di dollari.
Ancora una volta, a spingere il governo filippino a misure anche impopolari è la pressione cinese nel Mar cinese meridionale che si confronta direttamente con gli interessi economici e strategici di Manila, che in misura crescente va appoggiandosi all'antico alleato Usa e ad altri paesi in grado di fornire una qualche forma di sostegno attivo alla debolezza del suo apparato bellico e alla sua diplomazia impegnata a coinvolgere la comunità internazionale nella vertenza.
Subic Bay fronteggia direttamente le aree contese al largo delle coste occidentali filippine e consente un intervento rapido in caso di tensioni. Rappresenta anche una base ottimale per la presenza militare straniera, semi-permanente o in occasione di manovre congiunte, come quelle recenti con forze statunitensi e giapponesi. Il pieno recupero di Subic Bay fa parte di un piano di rigenerazione delle forze armate filippine a cui saranno destinati 20 miliardi di dollari.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.