Dopo una moratoria temporanea per il mese del digiuno musulmano del Ramadan e le festività delle Eid, oggi sono riprese le esecuzioni dei condannati a morte con l’ impiccagione di due condannati per omicidio in un carcere della città di Multan. Lo hanno riferito ai media locali i funzionari governativi del penitenziario.
Misna - Il Pakistan ha interrotto una moratoria di sei anni sulla pena di morte nel dicembre 2014, dopo che alcuni militanti talebani avevano ucciso circa 140 studenti in una scuola della città nord-occidentale di Peshawar. Il governo ha detto che la decisione è parte di un piano per scoraggiare i militanti islamici, ma secondo la Commissione indipendente per i diritti umani del Pakistan tra le circa 180 esecuzioni fatte finora meno di 25 detenuti erano accusati di atti di terrorismo . L’Unione Europea ha chiesto al Pakistan di rispettare pienamente tutti i suoi obblighi internazionali e insieme a gruppi internazionali e attivisti locali ha chiesto di ripristinare la moratoria, affermando che la pena capitale è una violazione dei diritti fondamentali. Finora il governo di Nawaz Sharif ha respinto queste richieste, sostenendo di aver chiesto di eseguire le sentenza capitali per tutti i condannati a morte (oltre 8000) oggi nelle carceri del paese.
Misna - Il Pakistan ha interrotto una moratoria di sei anni sulla pena di morte nel dicembre 2014, dopo che alcuni militanti talebani avevano ucciso circa 140 studenti in una scuola della città nord-occidentale di Peshawar. Il governo ha detto che la decisione è parte di un piano per scoraggiare i militanti islamici, ma secondo la Commissione indipendente per i diritti umani del Pakistan tra le circa 180 esecuzioni fatte finora meno di 25 detenuti erano accusati di atti di terrorismo . L’Unione Europea ha chiesto al Pakistan di rispettare pienamente tutti i suoi obblighi internazionali e insieme a gruppi internazionali e attivisti locali ha chiesto di ripristinare la moratoria, affermando che la pena capitale è una violazione dei diritti fondamentali. Finora il governo di Nawaz Sharif ha respinto queste richieste, sostenendo di aver chiesto di eseguire le sentenza capitali per tutti i condannati a morte (oltre 8000) oggi nelle carceri del paese.
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