Il blocco dei rifornimenti sulla parte indiana del confine con il Nepal, nei principali posti di frontiera localizzati nelle aree dove è più acuto il rifiuto della popolazione locale della nuova Costituzione che nega loro una provincia autonoma nell'assetto federale previsto, sta aggravando i disagi per la popolazione.
Misna - Non solo rischia di mettere in ginocchio l'intero sistema di trasporti, mentre si registrano code interminabili ai pochi distributori ancora forniti di carburanti, ma minaccia di isolare il paese. Le autorità hanno comunicato che in mancanza di cambiamenti immediati è imminente la chiusura dell'aeroporto di Kathmandu ai voli internazionali per l'impossibilità di garantire il rifornimento agli aerei.
La tensione si è intanto estesa a altre aree del paese, ma di segno contrario a quella della popolazione Madeshi del Terai. Manifestazioni anti-indiane stanno infatti moltiplicandosi dopo che le autorità nepalesi hanno accusato il governo di New Delhi di impedire il passaggio delle autobotti e di camion carichi di beni necessari al paese, che dipende per i suoi commerci dal potente vicino.
Nella capitale Kathmandu, marce di protesta hanno accusato il premier indiano Narendra Modi di volere influenzare con il blocco commerciale la politica interna. L'India non fa mistero della simpatia per le rivendicazioni dei Madeshi, in un'area strategica per i propri interessi e dove vivono folte comunità di immigrati indiani.
La federazione dei gestori di tv via cavo ha segnalato che bloccherà la visione dei canali – molto seguiti – provenienti dal paese vicino. Segno di rapporti che vanno deteriorandosi e che, come in altre occasioni del passato, rischiano in alternativa di portare il paese allo stallo economico oppure di assoggettarlo in modo più acuto al controllo indiano.
Misna - Non solo rischia di mettere in ginocchio l'intero sistema di trasporti, mentre si registrano code interminabili ai pochi distributori ancora forniti di carburanti, ma minaccia di isolare il paese. Le autorità hanno comunicato che in mancanza di cambiamenti immediati è imminente la chiusura dell'aeroporto di Kathmandu ai voli internazionali per l'impossibilità di garantire il rifornimento agli aerei.
La tensione si è intanto estesa a altre aree del paese, ma di segno contrario a quella della popolazione Madeshi del Terai. Manifestazioni anti-indiane stanno infatti moltiplicandosi dopo che le autorità nepalesi hanno accusato il governo di New Delhi di impedire il passaggio delle autobotti e di camion carichi di beni necessari al paese, che dipende per i suoi commerci dal potente vicino.
Nella capitale Kathmandu, marce di protesta hanno accusato il premier indiano Narendra Modi di volere influenzare con il blocco commerciale la politica interna. L'India non fa mistero della simpatia per le rivendicazioni dei Madeshi, in un'area strategica per i propri interessi e dove vivono folte comunità di immigrati indiani.
La federazione dei gestori di tv via cavo ha segnalato che bloccherà la visione dei canali – molto seguiti – provenienti dal paese vicino. Segno di rapporti che vanno deteriorandosi e che, come in altre occasioni del passato, rischiano in alternativa di portare il paese allo stallo economico oppure di assoggettarlo in modo più acuto al controllo indiano.
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