martedì, ottobre 06, 2015
La lotta al sedicente Stato islamico apre tensioni tra la Nato e la Russia, dopo l’avvio dei raid aerei di Mosca in Siria, con attacchi congiunti alle forze di Damasco contro obiettivi dell’Is. 

Radio Vaticana - Protesta anche la Turchia per le violazioni di Mosca del proprio spazio aereo. E polemiche
accese in Italia dopo la notizia apparsa sulla stampa di possibili bombardamenti di caccia italiani in Irak, in funzione anti Is. Il servizio di Roberta Gisotti:ascolta

Pesante l’accusa della Nato: la Russia non starebbe attaccando l’Is ma i gruppi dell’opposizione al governo di Damasco e gli stessi civili. Mosca si difende dichiarando che i suoi aerei colpiscono i tanti gruppi terroristici ed estremisti presenti nel Paese e che i media internazionali travisano gli obiettivi dell’operazione militare russa, che esclude per ora interventi con forze di terra. Il ministro della Difesa russo Antonov ha quindi rassicurato che Mosca e Washington stanno preparando un documento per cooperare nei cieli della Siria nella lotta contro l’Is, invitando anche la Turchia a discutere come prevenire le violazioni del loro spazio aereo. Ma il presidente Erdogan ammonisce Putin: stia attento a non perdere un amico. Ankara allerta l’Unione Europa su milioni di profughi che potrebbe abbandonare la provincia di Aleppo bombardata dai caccia russi, mentre Mosca smentisce di aver colpito la città di Palmira nella provincia di Homs. “Il conflitto in Siria potrebbe evolvere in conflitto di portata planetaria visto il coinvolgimento di potenze mondiali”, ha dichiarato il presidente del Consiglio dell’Ue, Tusk

In Italia monta invece la polemica sulle regole di ingaggio in Irak, che potranno essere cambiate solo dopo averle valutate con gli Alleati e presentate in Parlamento, ha chiarito il ministero della Difesa. Le opposizioni chiedono però di riferire in Senato al ministro Pinotti, oggi pomeriggio nella base di Sigonella in Sicilia a colloquio con il capo del Pentagono Carter, sulla sicurezza nel Mediterraneo. Carter domani sarà a Roma per incontrare anche il presidente Mattarella, prima della Conferenza ministeriale della Nato, giovedi a Bruxelles, dove certo si parlerà di Siria e Is


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