mercoledì, gennaio 27, 2016
Sono state oltre 1200 le persone soccorse ieri a largo della Libia dalla guardia costiera italiana. Si scatenano intanto le polemiche per il voto con il quale il parlamento danese ha approvato le norme già denominate anti-migranti. Francesca Sabatinelli: ascola

Radio Vaticana - Un prelievo forzato di denaro e oggetti di valori per oltre 1.300 euro “per contribuire alle spese di mantenimento e alloggio”. E’ una delle controverse misure sui richiedenti asilo che Copenaghen ha approvato ieri e che hanno aperto una serie di proteste internazionali tanto da portare le Nazioni Unite a chiedere alla Danimarca di rispettare e trattare con compassione chi soffre per scappare dalle guerre e mette la propria vita a rischio nel tentativo di salvarsi.

Le restrizioni riguardano anche i ricongiungimenti familiari che, con le nuove norme, prevedono un periodo di tre anni prima di essere attuati.
Intanto, mentre Bruxelles ha ingaggiato una corsa contro il tempo per salvare Schengen, per oggi alla riunione dei commissari Ue è prevista l’adozione della valutazione sullo stato delle frontiere Schengen in Grecia. Continuano nel frattempo i salvataggi, ieri al largo delle coste libiche, in nove diverse operazioni, la guardia costiera italiana ha soccorso 1.270 migranti a bordo di otto gommoni diretti verso l’Italia. Da venerdì sono state recuperate oltre 2500 persone


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