"Noi schiaffeggiati. governo rimuova segreto, anche considerando caso regeni"
"Soddisfazione personale, ma grande amarezza. Noi, che siamo culla del diritto, ci troviamo schiaffeggiati brutalmente. E' dovuta arrivare la Corte di Strasburgo a riprenderci col righello e dirci: "bambino queste cose, non si fanno". Ferdinando Pomarici, pm di Milano che con Armando Spataro - ora procuratore di Torino - ha condotto le indagini sul caso Abu Omar commenta così, intervistato da Raffaella Calandra per Storiacce su Radio 24, la condanna della Corte di Strasburgo all'Italia. E prosegue: "Io e Armando abbiamo sopportato in silenzio trattamenti difficilmente sopportabili. Noi che abbiamo fatto della lotta al terrorismo metà della nostra attività professionale siamo stati accusati dai politici di aver protetto un terrorista". Il magistrato considera questo "un discorso ancora più amaro oggi, noi pretendiamo dal Governo egiziano per la morte di Giulio Regeni, di avere quella chiarezza che noi invece non abbiamo avuto. Il Governo italiano ha coperto gli autori di quel reato, che hanno rapito e torturato Abu Omar”.
Mi aspetterei che il Governo di oggi - ribadisce Pomarici a Radio 24 - se vuole essere autorevole agli occhi di Al Sisi faccia luce ed elimini il segreto di Stato. Non si può pretendere da altri di avere condotta diversa da quella che si continua ad avere."
A proposito dei processi, Pomarici nota come i magistrati "sono stati ostacolati in ogni modo dal potere politico, che ha apposto il segreto allo scopo unico di impedire che si accertasse la verità nei confronti del'allora direttore del Sismi (Niccolò Pollari, ndr), di altri dirigenti di alto livello e chissà, penso io - aggiunge Pomarici su Radio 24 - anche dell'autorità politica che avallò quella decisione. Come si desume da mezze frasi dello stesso Pollari".
"Soddisfazione personale, ma grande amarezza. Noi, che siamo culla del diritto, ci troviamo schiaffeggiati brutalmente. E' dovuta arrivare la Corte di Strasburgo a riprenderci col righello e dirci: "bambino queste cose, non si fanno". Ferdinando Pomarici, pm di Milano che con Armando Spataro - ora procuratore di Torino - ha condotto le indagini sul caso Abu Omar commenta così, intervistato da Raffaella Calandra per Storiacce su Radio 24, la condanna della Corte di Strasburgo all'Italia. E prosegue: "Io e Armando abbiamo sopportato in silenzio trattamenti difficilmente sopportabili. Noi che abbiamo fatto della lotta al terrorismo metà della nostra attività professionale siamo stati accusati dai politici di aver protetto un terrorista". Il magistrato considera questo "un discorso ancora più amaro oggi, noi pretendiamo dal Governo egiziano per la morte di Giulio Regeni, di avere quella chiarezza che noi invece non abbiamo avuto. Il Governo italiano ha coperto gli autori di quel reato, che hanno rapito e torturato Abu Omar”.
Mi aspetterei che il Governo di oggi - ribadisce Pomarici a Radio 24 - se vuole essere autorevole agli occhi di Al Sisi faccia luce ed elimini il segreto di Stato. Non si può pretendere da altri di avere condotta diversa da quella che si continua ad avere."
A proposito dei processi, Pomarici nota come i magistrati "sono stati ostacolati in ogni modo dal potere politico, che ha apposto il segreto allo scopo unico di impedire che si accertasse la verità nei confronti del'allora direttore del Sismi (Niccolò Pollari, ndr), di altri dirigenti di alto livello e chissà, penso io - aggiunge Pomarici su Radio 24 - anche dell'autorità politica che avallò quella decisione. Come si desume da mezze frasi dello stesso Pollari".
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