martedì, febbraio 02, 2016
A Ginevra hanno preso il via ufficialmente i colloqui per la fine della guerra civile in Siria: l’annuncio ieri da parte dell'inviato speciale dell'Onu, Staffan De Mistura. 


Radio Vaticana -Nelle stesse ore il regime di Damasco ha autorizzato l’ingresso di aiuti umanitari in alcune città assediate mentre l’associazione “Aiuto alla chiesa che soffre” lancia un’iniziativa di preghiera per la pace il prossimo Mercoledì delle ceneri. Adriana Masotti: ascolta
Mi attendo colloqui "complicati e difficili": lo ammette l’inviato dell'Onu per la Siria Staffan De Mistura dichiarando ieri sera "l'inizio ufficiale" del negoziato di pace a Ginevra e sottolineando che il popolo siriano merita di "vedere qualcosa di concreto, oltre a una lunga e dolorosa trattativa". Il mio primo obiettivo, ha detto ancora De Mistura, è far continuare i colloqui.

Le Nazioni Unite hanno intanto riferito che nelle stesse ore in cui prendono avvio i lavori di Ginevra, il regime di Damasco ha autorizzato l'ingresso di aiuti umanitari a Madaya, città assediata dalle truppe siriane e a Kafraya e Fuaa, circondate dai ribelli nel nordovest del paese, dove la popolazione è ridotta alla fame. E un accorato appello alla preghiera per la pace nell'area mediorientale è stato rivolto ieri alla fondazione “Aiuto alla Chiesa che soffre”, dal patriarca caldeo in Iraq, Louis Raphael I Sako assieme al patriarca melchita in Siria, Gregorios III Laham. Appello raccolto dalla fondazione che ha indetto per il 10 febbraio, Mercoledì delle Ceneri, una giornata mondiale di preghiera e di digiuno per la pace in Iraq e in Siria invitando tutti i cristiani ad aderire all'iniziativa che ha nel titolo un forte invito alla condivisione: "Porterai la loro Croce per un giorno? Dall'inizio della crisi siriana nel marzo 2011, “Aiuto alla Chiesa che Soffre” ha realizzato numerosi progetti a sostegno della popolazione dei due Paesi ma ora, hanno scritto i due patriarchi, abbiamo bisogno di chiedere la misericordia al Signore.

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