mercoledì, febbraio 03, 2016
Dopo la dichiarazione ufficiale da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) di stato di “emergenza di salute pubblica internazionale” per il propagarsi del virus Zika, è allarme in Texas: è stato infatti confermato il primo caso di trasmissione per via sessuale. Il servizio di Giada Aquilino: ascolta

Radio Vaticana - E' una vera e propria corsa al vaccino quella scattata tra le aziende farmaceutiche mondiali per sconfiggere il virus Zika. Il Texas ha confermato il caso di un paziente contagiato dal virus per via sessuale, da una persona infetta rientrata dal Venezuela: secondo le autorità sanitarie della contea di Dallas si tratterebbe della prima volta in cui si riesce ad appurare la trasmissione di Zika non soltanto attraverso la puntura di una zanzara. Mentre l'Unicef ha lanciato un appello per raccogliere 9 milioni di dollari per programmi destinati a limitare la diffusione del virus in America Latina e Caraibi, nella regione i Paesi in cui Zika si è diffuso e rappresenta un potenziale pericolo - perché, non è ancora provato, provocherebbe microcefalia fetale - sono diventati 28 e spaziano dal Messico al Paraguay, da Capo Verde al Brasile. Qui, a 6 mesi dai giochi olimpici di Rio de Janeiro, sono stati confermati 400 casi di microcefalia e 3.600 rimangono sospetti. La presidente Dilma Rousseff si è affrettata ad assicurare che le “risorse finanziarie non mancheranno” per la lotta agli insetti portatori di Zika.

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