Flavio Tosi a Radio 24: “Verona è un modello esportabile. A Roma solo baruffe tra partiti, quando bisogna pensare alla città”
Flavio Tosi, leader del movimento Fare! ai microfoni di Radio 24
“Il comune di Verona è il miglior pagatore e il più veloce in Italia, e siamo al quart'ultimo posto nella classifica dell'imposizione, insomma a far pagare. Verona è una città pulita e che funziona, è un modello esportabile.” Lo ha detto intervenendo a Effetto Notte su Radio 24 Flavio Tosi, leader del movimento Fare! e sindaco di Verona per due mandati, che ha detto che “sta pensando” di candidarsi a sindaco di Roma. “Alcuni amici mi hanno detto: tu sai amministrare, fallo tu. E allora ci penso”. Nei prossimi giorni scioglierà la riserva.
Tosi ha rivendicato i meriti della sua amministrazione nella città veneta. “Penso che a Verona abbiam dimostrato che si può rendere una città più sicura, più ordinata. Verona è l’unica città turistica d’Italia dove non ci sono i cosiddetti ‘vu’ cumprà’, non ci sono da otto anni a questa parte. Questo perché è capace di usare le leggi e farle applicare. Questo non vuol dire che sia certa la candidatura a sindaco”, precisa Tosi a Radio 24, “Spiace vedere però che per quanto riguarda la città più importante d’Italia con la pubblica amministrazione più complicata d’Italia quello che accade siano baruffe di partito, scontri politici nazionali, quando invece bisognerebbe pensare al programma e ad amministrare questa città".
Tosi ha sottolineato la mancanza di programmi nei candidati alle amministrative romane e sul programma che applicherebbe per Roma, il sindaco di Verona ha dichiarato a Radio 24: “Mettere mano ai costi del personale, perché se fra amministrazione centrale e aziende collegate sono 63.000 dipendenti... io sono partito da 2.800 e in otto anni e poco più sono arrivato a 2.200. Bisogna fare in modo che chi deve andare in pensione se ne vada e poi cominciare a mettere ordine. Se c’è una città allo sfascio ci sono anche delle responsabilità, delle omissioni, bisogna individuare chi all’interno della pubblica amministrazione non ha fatto il proprio dovere. Se le cose non funzionano – conclude Tosi – qualcuno ne è responsabile.”
Flavio Tosi: “Non mi interessano le rivincite, le ripicche. Io abituato a risolvere problemi” “Salvini ha un atteggiamento arrogante”
“Non mi interessano le rivincite, le ripicche. Io sono abituato ad amministrare e a risolvere i problemi.” Così è intervenuto a Effetto Notte su Radio 24 Flavio Tosi, leader del movimento Fare! e sindaco di Verona per due mandati, che ha detto che “sta pensando” di candidarsi a sindaco di Roma. “Il sindaco – continua Tosi - è una persona che deve essere in grado di risolvere i problemi, far funzionare i servizi pubblici, far andare i trasporti, le mense scolastiche, far in modo che le strade non siano piene di buche, che il servizio di pulizia risponda in maniera adeguata alle esigenze di una città turistica. Insomma, far funzionare una città.”
E sul rapporto con Matteo Salvini Tosi commenta a Radio 24: “Salvini mi ha espulso ben prima delle regionali perché gli avevo detto che le alleanze in Veneto dovevamo deciderle noi veneti e non Milano. Ma Salvini ha un atteggiamento - rispetto a Bossi e Maroni che l’han preceduto - piuttosto arrogante. A me gli ordini non me li dà nessuno. Il consenso che ho – conclude - me lo son sempre guadagnato sul campo.”
“Il comune di Verona è il miglior pagatore e il più veloce in Italia, e siamo al quart'ultimo posto nella classifica dell'imposizione, insomma a far pagare. Verona è una città pulita e che funziona, è un modello esportabile.” Lo ha detto intervenendo a Effetto Notte su Radio 24 Flavio Tosi, leader del movimento Fare! e sindaco di Verona per due mandati, che ha detto che “sta pensando” di candidarsi a sindaco di Roma. “Alcuni amici mi hanno detto: tu sai amministrare, fallo tu. E allora ci penso”. Nei prossimi giorni scioglierà la riserva.
Tosi ha rivendicato i meriti della sua amministrazione nella città veneta. “Penso che a Verona abbiam dimostrato che si può rendere una città più sicura, più ordinata. Verona è l’unica città turistica d’Italia dove non ci sono i cosiddetti ‘vu’ cumprà’, non ci sono da otto anni a questa parte. Questo perché è capace di usare le leggi e farle applicare. Questo non vuol dire che sia certa la candidatura a sindaco”, precisa Tosi a Radio 24, “Spiace vedere però che per quanto riguarda la città più importante d’Italia con la pubblica amministrazione più complicata d’Italia quello che accade siano baruffe di partito, scontri politici nazionali, quando invece bisognerebbe pensare al programma e ad amministrare questa città".
Tosi ha sottolineato la mancanza di programmi nei candidati alle amministrative romane e sul programma che applicherebbe per Roma, il sindaco di Verona ha dichiarato a Radio 24: “Mettere mano ai costi del personale, perché se fra amministrazione centrale e aziende collegate sono 63.000 dipendenti... io sono partito da 2.800 e in otto anni e poco più sono arrivato a 2.200. Bisogna fare in modo che chi deve andare in pensione se ne vada e poi cominciare a mettere ordine. Se c’è una città allo sfascio ci sono anche delle responsabilità, delle omissioni, bisogna individuare chi all’interno della pubblica amministrazione non ha fatto il proprio dovere. Se le cose non funzionano – conclude Tosi – qualcuno ne è responsabile.”
Flavio Tosi: “Non mi interessano le rivincite, le ripicche. Io abituato a risolvere problemi” “Salvini ha un atteggiamento arrogante”
“Non mi interessano le rivincite, le ripicche. Io sono abituato ad amministrare e a risolvere i problemi.” Così è intervenuto a Effetto Notte su Radio 24 Flavio Tosi, leader del movimento Fare! e sindaco di Verona per due mandati, che ha detto che “sta pensando” di candidarsi a sindaco di Roma. “Il sindaco – continua Tosi - è una persona che deve essere in grado di risolvere i problemi, far funzionare i servizi pubblici, far andare i trasporti, le mense scolastiche, far in modo che le strade non siano piene di buche, che il servizio di pulizia risponda in maniera adeguata alle esigenze di una città turistica. Insomma, far funzionare una città.”
E sul rapporto con Matteo Salvini Tosi commenta a Radio 24: “Salvini mi ha espulso ben prima delle regionali perché gli avevo detto che le alleanze in Veneto dovevamo deciderle noi veneti e non Milano. Ma Salvini ha un atteggiamento - rispetto a Bossi e Maroni che l’han preceduto - piuttosto arrogante. A me gli ordini non me li dà nessuno. Il consenso che ho – conclude - me lo son sempre guadagnato sul campo.”
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