I prezzi del contratto WTI scambiato a New York e quelli del Brent quotato a Londra annullano praticamente lo spread.
(WSI) - Effetto Opec sui prezzi del petrolio, che riconquistano e superano ampiamente la soglia di $41 al barile, con il contratto WTI scambiato a New York e il Brent quotato a Londra che annullano praticamente lo spread. Incidono positivamente le dichiarazioni del segretario generale dell’Opec Abdalla El-Badri, che ha affermato che i prezzi segneranno una ripresa a un livello “moderato”. anche se l’Iran non si unirà alla eventuale decisione di altri produttori di congelare la produzione. El-Badri ha affermato che l’Iran ha posto alcune “condizioni” sul livello della propria offerta e a questo punto, spetterà a Teheran decidere se partecipare o meno all’accordo, o anche di parteciparvi in un momento successivo.
A seguito della rimozione delle sanzioni, l’Iran ha tutta l’intenzione di aumentare le proprie esportazioni. Tuttavia il segretario generale dell’Opec non ha escluso che anche il paese possa, sebbene più tardi, partecipare allo sforzo congiunto degli altri membri dell’Opec per risollevare le quotazioni del petrolio. In una conferenza stampa che si è tenuta a Vienna, al-Badri si è così espresso: “Spero che i risultati della riunione saranno positivi. (L’Iran) non è contrario al meeting ma ha alcune condizioni per la produzione e forse, in futuro, parteciperà al gruppo”.
Al Badri ha aggiunto di sperare che i prezzi salgano, e che abbiano toccato il fondo. “I prezzi stanno salendo e spero che questo trend continui. Non prevedo che le quotazioni saliranno a livelli elevati, ma penso che avanzeranno a livelli moderati”. Detto questo: “Al momento, il solo problema che intravedo è l’eccesso di scorte, che viaggiano al di sopra della media degli ultimi cinque anni, a un valore di 300 milioni di barili” Da segnalare che i volumi complessivi scambiati sul New York Mercantile Exchange (Nymex, piattaforma in cui vengono scambiati i contratti sul WTI crude) sono inferiori di ben il 32% rispetto alla media degli ultimi 100 giorni.
(WSI) - Effetto Opec sui prezzi del petrolio, che riconquistano e superano ampiamente la soglia di $41 al barile, con il contratto WTI scambiato a New York e il Brent quotato a Londra che annullano praticamente lo spread. Incidono positivamente le dichiarazioni del segretario generale dell’Opec Abdalla El-Badri, che ha affermato che i prezzi segneranno una ripresa a un livello “moderato”. anche se l’Iran non si unirà alla eventuale decisione di altri produttori di congelare la produzione. El-Badri ha affermato che l’Iran ha posto alcune “condizioni” sul livello della propria offerta e a questo punto, spetterà a Teheran decidere se partecipare o meno all’accordo, o anche di parteciparvi in un momento successivo.
A seguito della rimozione delle sanzioni, l’Iran ha tutta l’intenzione di aumentare le proprie esportazioni. Tuttavia il segretario generale dell’Opec non ha escluso che anche il paese possa, sebbene più tardi, partecipare allo sforzo congiunto degli altri membri dell’Opec per risollevare le quotazioni del petrolio. In una conferenza stampa che si è tenuta a Vienna, al-Badri si è così espresso: “Spero che i risultati della riunione saranno positivi. (L’Iran) non è contrario al meeting ma ha alcune condizioni per la produzione e forse, in futuro, parteciperà al gruppo”.
Al Badri ha aggiunto di sperare che i prezzi salgano, e che abbiano toccato il fondo. “I prezzi stanno salendo e spero che questo trend continui. Non prevedo che le quotazioni saliranno a livelli elevati, ma penso che avanzeranno a livelli moderati”. Detto questo: “Al momento, il solo problema che intravedo è l’eccesso di scorte, che viaggiano al di sopra della media degli ultimi cinque anni, a un valore di 300 milioni di barili” Da segnalare che i volumi complessivi scambiati sul New York Mercantile Exchange (Nymex, piattaforma in cui vengono scambiati i contratti sul WTI crude) sono inferiori di ben il 32% rispetto alla media degli ultimi 100 giorni.
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