Lo ha comunicato il presidente del Senato russo Viktor Ozerov.
di Patrizio Ricci
A partire da oggi la Russia inizierà a ritirare la maggior parte delle proprie forze armate presenti in Siria.
Il presidente Putin nel corso del summit tenutosi ieri al Cremlino con i ministri della Difesa Shoigu e degli Esteri Lavrov, ha detto: "Credo che la missione del ministero della Difesa e delle forze armate russe in Siria sia terminata.
Ho ordinato di iniziare il ritiro di gran parte dei nostri militari, a partire da domani", ed ha auspicato che il gesto sia recepito come "un segnale positivo da parte di tutte le parti coinvolte nel conflitto".
La decisione è stata presa in prossimità del quinto anniversario dall’inizio della guerra: il 17 marzo 2011 avvenne la prima manifestazione di protesta a Daara, a chiusura della quale si segnalarono 7 morti tra le forze dell’ordine e 4 tra i manifestanti. In seguito, la rivolta armata sostenuta dalle forze regionali e dagli alleati occidentali per obiettivi geopolitici estranei alle mere rivendicazioni democratiche, si acutizzerà e dilagherà in tutto il paese.
L’intervento russo in Siria è stato richiesto dal governo siriano ed è iniziato il 30 settembre scorso. Nel corso dell’operazione di supporto compiuta dall’aviazione russa, sono stati riconquistati dall’esercito arabo siriano 10mila kmq di territorio e sono state liberate 400 aree abitate e un’area pari a 10mila chilometri quadrati di territorio.
Il presidente siriano Assad ha sostenuto l’iniziativa russa ed ha dichiarato che la decisione è stata presa "di comune accordo’’ e che ‘’Mosca manterrà una base aerea per controllare il rispetto del cessate il fuoco in vigore dal 27 febbraio scorso".
Gli Stati Uniti non hanno rilasciato commenti sull’iniziativa.
di Patrizio Ricci
A partire da oggi la Russia inizierà a ritirare la maggior parte delle proprie forze armate presenti in Siria.
Il presidente Putin nel corso del summit tenutosi ieri al Cremlino con i ministri della Difesa Shoigu e degli Esteri Lavrov, ha detto: "Credo che la missione del ministero della Difesa e delle forze armate russe in Siria sia terminata.
Ho ordinato di iniziare il ritiro di gran parte dei nostri militari, a partire da domani", ed ha auspicato che il gesto sia recepito come "un segnale positivo da parte di tutte le parti coinvolte nel conflitto".
La decisione è stata presa in prossimità del quinto anniversario dall’inizio della guerra: il 17 marzo 2011 avvenne la prima manifestazione di protesta a Daara, a chiusura della quale si segnalarono 7 morti tra le forze dell’ordine e 4 tra i manifestanti. In seguito, la rivolta armata sostenuta dalle forze regionali e dagli alleati occidentali per obiettivi geopolitici estranei alle mere rivendicazioni democratiche, si acutizzerà e dilagherà in tutto il paese.
L’intervento russo in Siria è stato richiesto dal governo siriano ed è iniziato il 30 settembre scorso. Nel corso dell’operazione di supporto compiuta dall’aviazione russa, sono stati riconquistati dall’esercito arabo siriano 10mila kmq di territorio e sono state liberate 400 aree abitate e un’area pari a 10mila chilometri quadrati di territorio.
Il presidente siriano Assad ha sostenuto l’iniziativa russa ed ha dichiarato che la decisione è stata presa "di comune accordo’’ e che ‘’Mosca manterrà una base aerea per controllare il rispetto del cessate il fuoco in vigore dal 27 febbraio scorso".
Gli Stati Uniti non hanno rilasciato commenti sull’iniziativa.
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