Fausta Bonino, l'infermiera accusata della morte di 13 pazienti dell'ospedale Villa Marina di Piombino, ribadisce la sua innocenza dal carcere di Pisa, dove è detenuta.
"Giuro sui miei figli che sono innocente". Così Fausta Bonino, l'infermiera accusata di aver ucciso 13 pazienti in rianimazione nell'ospedale di Piombino, sentita dal gip nel carcere di Pisa. L'interrogatorio di garanzia, durato circa due ore e mezzo, si è tenuto davanti al procuratore capo di Livorno, Squillace Greco e al pm Mannucci, oltre al legale della donna, Cesarina Borghini.
L'avvocato Cesarina Barghini: "Il vero killer è ancora in giro" - il legale dell'infermiera, ha chiesto la conversione della misura di custodia cautelare in arresti domiciliari, per "l'incolumità personale" della donna, che "rischierebbe troppo a piede libero", a causa del "clamore suscitato dalla vicenda". L'avvocato ha anche espresso la convinzione che "il vero killer" sia ancora "in giro". "Mi hanno minacciato su Facebook" - La Barghini ha poi detto di esser stata minacciata su Facebook da qualcuno che l'avrebbe invitata a farsi un'iniezione di eparina, il farmaco anticoagulante con cui sono stati uccisi 12 dei 13 pazienti dell'ospedale di Piombino.
"Giuro sui miei figli che sono innocente". Così Fausta Bonino, l'infermiera accusata di aver ucciso 13 pazienti in rianimazione nell'ospedale di Piombino, sentita dal gip nel carcere di Pisa. L'interrogatorio di garanzia, durato circa due ore e mezzo, si è tenuto davanti al procuratore capo di Livorno, Squillace Greco e al pm Mannucci, oltre al legale della donna, Cesarina Borghini.
L'avvocato Cesarina Barghini: "Il vero killer è ancora in giro" - il legale dell'infermiera, ha chiesto la conversione della misura di custodia cautelare in arresti domiciliari, per "l'incolumità personale" della donna, che "rischierebbe troppo a piede libero", a causa del "clamore suscitato dalla vicenda". L'avvocato ha anche espresso la convinzione che "il vero killer" sia ancora "in giro". "Mi hanno minacciato su Facebook" - La Barghini ha poi detto di esser stata minacciata su Facebook da qualcuno che l'avrebbe invitata a farsi un'iniezione di eparina, il farmaco anticoagulante con cui sono stati uccisi 12 dei 13 pazienti dell'ospedale di Piombino.
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