lunedì, aprile 18, 2016
Appena passata la giornata mondiale contro la schiavitù minotile: ancora troppo diffusa nel mondo

Madrid (Agenzia Fides) – La richiesta di manodopera a basso costo, la povertà, la mancanza di opportunità, la disgregazione del nucleo familiare e la perdita di valori della comunità sono le cause principali della schiavitù minorile e degli abusi che continuano a verificarsi ancora oggi, a 200 anni dall’abolizione della schiavitù, e coinvolgono almeno 9 milioni di bambini.
In occasione della Giornata contro la Schiavitù Infantile, che si celebra ogni anno il 16 aprile, la Procura delle Missioni Salesiane, ha inviato a Fides una nota sull’impegno dei Salesiani, presenti in diversi luoghi del mondo, nella lotta contro questo flagello.
"Vogliamo dare voce a milioni di bambini, far vedere la schiavitù infantile e richiedere misure per sradicare questo flagello del secolo XXI" affermano i Salesiani proponendo una Campagna globale intitolata "Spezza le loro catene".
Le fabbriche di mattoni e tessuti in Afghanistan e in India usano i bambini per lavorare in condizioni di schiavitù. In Brasile vengono utilizzati nelle miniere. In Myanmar lavorano nei campi di canna da zucchero. In Sierra Leone nella ricerca dei diamanti e del coltan nella Repubblica Democratica del Congo. Per la raccolta del cotone in Egitto e Benin, di cacao in Costa d'Avorio. In molti altri luoghi del mondo milioni di bambini e giovani vengono sfruttati ogni giorno per il lavoro domestico, la prostituzione, l'accattonaggio ...
In Colombia, India, Benin, Costa d'Avorio, Mali ... i Salesiani si trovano ad affrontare questa tragica realtà e cercano di offrire ai bambini, vittime della schiavitù, una seconda possibilità, perché possano essere protagonisti della loro vita e spezzare così le catene che li costringono. (CE)

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