mercoledì, aprile 06, 2016
In onda su Rai1 la discussa intervista al figlio di Totò Riina. 

Salvo Riina: "Non lo condivido, perché è mio padre, mi hanno portato via mio padre, non potrei condividerlo". "Tra poco trasmetteremo l'intervista a un mafioso. E' Salvo Riina, il figlio di Totò Riina, capo dei capi della mafia". Così Bruno Vespa all'inizio di Porta a Porta lancia l'intervista a Riina jr e sottolinea: "Un ritratto sconcertante, certo, ma per combattere la mafia - che tuttora è potente e gode di protezione diffuse- bisogna conoscerla. E per conoscerla meglio c'è bisogno a nostro avviso anche di interviste come questa" conclude Vespa.

Salvo Riina ricordando i momenti successivi alla strage di Capaci, del 23 maggio 1992: "Nel '92 non sospettai mio padre su Capaci"
"Noi solitamente uscivamo con la nostra compagnia e sentimmo un sacco di ambulanze, spesso se ne sentivano, ma questa volta c'era un viavai di ambulanze e auto della polizia che andavano verso Capaci. Ci dissero che avevano ucciso Giovanni Falcone. Restammo tutti ammutoliti, poi tornammo a casa e c'era mio padre che guardava il tg. Non mi venne mai il sospetto che mio padre era dietro gli attentati".

Il commento del presidente di Azione Civile, Antonio Ingroia, ex magistrato antimafia, collega di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: Trasmettere sulla Rai, cioè sul servizio pubblico, l’intervista al figlio di Totò Riina è un oltraggio alla memoria di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e tutti gli uomini giusti che sono stati uccisi perché combattevano la mafia. Vespa non è nuovo alla spettacolarizzazione di tutto ciò che è criminale, ma è davvero inqualificabile usare il brand Riina per aumentare l’audience”.  

E aggiunge: “Se si vuole approfondire l’analisi del fenomeno mafioso, allora perché non invitare a Porta a Porta veri simboli della legalità come il pm Nino Di Matteo e gli altri magistrati di Palermo in prima linea contro la mafia? Come può la Rai prestarsi al lancio del libro del figlio dell’assassino di Falcone e Borsellino, mafioso anche lui, mai pentito, con una condanna a 8 anni e 10 mesi già scontata? Ricordo che più di una volta ci sono state levate di scudi per la presenza in tv di pm antimafia: si voleva forse un mafioso in studio? E ora che tipo di bilanciamento ci può mai essere per la presenza del figlio di Riina?”.


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