La Banca centrale europea discuterà oggi sulla possibilità di togliere dalla massa monetaria circolante la banconota da 500 euro. La mossa sarebbe mirata ad ostacolare il riciclaggio e l'evasione.
Le banconote da 500 euro potrebbero avere le ore contate. La Banca centrale europea, infatti, sta riflettendo sulla possibilità di fermare le emissioni di questo taglio di banconote. Una mossa antiriciclaggio al vaglio dell'istituto guidato da Mario Draghi, che vedrà oggi riunito il Consiglio direttivo a Francoforte, per deliberare tra le altre cose anche il futuro dei grandi fogli viola, considerati "troppo utili" a criminalità e organizzazioni con finalità terroristiche.
Delle attuali 620 milioni di banconote circolanti (il 4% del totale), per un controvalore superiore ai 300 miliardi (circa il 30% del totale), più o meno l' 80% si troverebbe al di fuori dell'Unione. A dimostrazione che non si tratta certo di pezzi di carta utili all'economia reale o lecita.
Secondo la Serious Organized Crime Agency inglese e la Drug Enforcement Adiministration Usa, evasori, trafficanti di droga e gruppi terroristi cercherebbero di procurarsi biglietti da 500 euro proprio perché facili da nascondere e trasportare. Basti pensare che, in pezzi da 500, sarebbe possibile nascondere 10 milioni di euro in una cassetta da 45 centimetri.
In Italia, i quattro quinti delle banconote da 500 circolanti nel paese sono concentrati in aree ben circoscritte: secondo un rapporto della Fondazione Icsa e della Guardia di Finanza, si tratta delle aree a ridosso del confine italo-svizzero, della provincia di Forlì (che confina con San Marino) e del Triveneto.
L'obiettivo in seno alla BCE, di eliminare la banconota da 500 euro, più volte annunciato da Draghi, non è tuttavia unanime. Paesi come Germania, Austria e Svizzera, hanno mostrato un certo scetticismo, preoccupati di nuovi tagli da parte delle banche centrali ai tassi di remunerazione dei depositi bancari, già oggi sotto lo zero.
Nel caso italiano, la scomparsa del biglietto da 500 euro è anche il prerequisito per abbassare la soglia di utilizzo della moneta elettronica. Fin quando è in circolazione e quindi in corso legale questo taglio non si può vietarne l’uso nei pagamenti tra privati. E se la lotta all'evasione passa obbligatoriamente per la tracciabilità, l’attuale soglia di 3mila euro rischia di lasciare le maglie troppo larghe.
Le banconote da 500 euro potrebbero avere le ore contate. La Banca centrale europea, infatti, sta riflettendo sulla possibilità di fermare le emissioni di questo taglio di banconote. Una mossa antiriciclaggio al vaglio dell'istituto guidato da Mario Draghi, che vedrà oggi riunito il Consiglio direttivo a Francoforte, per deliberare tra le altre cose anche il futuro dei grandi fogli viola, considerati "troppo utili" a criminalità e organizzazioni con finalità terroristiche.
Delle attuali 620 milioni di banconote circolanti (il 4% del totale), per un controvalore superiore ai 300 miliardi (circa il 30% del totale), più o meno l' 80% si troverebbe al di fuori dell'Unione. A dimostrazione che non si tratta certo di pezzi di carta utili all'economia reale o lecita.
Secondo la Serious Organized Crime Agency inglese e la Drug Enforcement Adiministration Usa, evasori, trafficanti di droga e gruppi terroristi cercherebbero di procurarsi biglietti da 500 euro proprio perché facili da nascondere e trasportare. Basti pensare che, in pezzi da 500, sarebbe possibile nascondere 10 milioni di euro in una cassetta da 45 centimetri.
In Italia, i quattro quinti delle banconote da 500 circolanti nel paese sono concentrati in aree ben circoscritte: secondo un rapporto della Fondazione Icsa e della Guardia di Finanza, si tratta delle aree a ridosso del confine italo-svizzero, della provincia di Forlì (che confina con San Marino) e del Triveneto.
L'obiettivo in seno alla BCE, di eliminare la banconota da 500 euro, più volte annunciato da Draghi, non è tuttavia unanime. Paesi come Germania, Austria e Svizzera, hanno mostrato un certo scetticismo, preoccupati di nuovi tagli da parte delle banche centrali ai tassi di remunerazione dei depositi bancari, già oggi sotto lo zero.
Nel caso italiano, la scomparsa del biglietto da 500 euro è anche il prerequisito per abbassare la soglia di utilizzo della moneta elettronica. Fin quando è in circolazione e quindi in corso legale questo taglio non si può vietarne l’uso nei pagamenti tra privati. E se la lotta all'evasione passa obbligatoriamente per la tracciabilità, l’attuale soglia di 3mila euro rischia di lasciare le maglie troppo larghe.
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