L’arma del faraone bambino proviene dallo Spazio.
di Paolo Antonio Magrì
Il pugnale appartenuto a Tutankhamon è di origine meteoritica. Lo ha scoperto un team di ricercatori internazionali appartenenti al Politecnico di Milano, all'Università di Pisa, al CNR, al Politecnico di Torino, al Museo Egizio del Cairo e all'Università di Fayoum, oltre che alla ditta XGLab che ha analizzato l'arma appartenuta al famoso faraone. La ricerca - pubblicata sulla rivista Meteoritics and Planetary Science - è stata finanziata dal ministero degli Affari esteri e cooperazione internazionale italiano e dal ministero della Ricerca scientifica egiziano.
"Questo studio risolve - spiegano all'università di Pisa - una questione lungamente dibattuta tra gli studiosi fin dalla scoperta del pugnale, che fu trovato sul corpo della mummia nel 1925 dall'archeologo Howard Carter".
Lo studio conferma come gli antichi egizi attribuissero un grande valore al ferro di origine meteoritica e come, già all'epoca di Tutankhamon, fosse stata raggiunto un alto livello raggiunto nella lavorazione del ferro.
L’analisi della composizione della lama del pugnale è stata eseguita nel dicembre 2014 tramite la tecnica della fluorescenza di raggi-X e ha rivelato che "la lama di ferro del pugnale, esposto al Museo Egizio del Cairo, contiene nichel (10 %) e cobalto (0.6%) in concentrazioni tipicamente osservate nelle meteoriti metalliche".
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Paolo Antonio Magrì sul blog fritturadiparanza
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Il pugnale appartenuto a Tutankhamon è di origine meteoritica. Lo ha scoperto un team di ricercatori internazionali appartenenti al Politecnico di Milano, all'Università di Pisa, al CNR, al Politecnico di Torino, al Museo Egizio del Cairo e all'Università di Fayoum, oltre che alla ditta XGLab che ha analizzato l'arma appartenuta al famoso faraone. La ricerca - pubblicata sulla rivista Meteoritics and Planetary Science - è stata finanziata dal ministero degli Affari esteri e cooperazione internazionale italiano e dal ministero della Ricerca scientifica egiziano.
"Questo studio risolve - spiegano all'università di Pisa - una questione lungamente dibattuta tra gli studiosi fin dalla scoperta del pugnale, che fu trovato sul corpo della mummia nel 1925 dall'archeologo Howard Carter".
Lo studio conferma come gli antichi egizi attribuissero un grande valore al ferro di origine meteoritica e come, già all'epoca di Tutankhamon, fosse stata raggiunto un alto livello raggiunto nella lavorazione del ferro.
L’analisi della composizione della lama del pugnale è stata eseguita nel dicembre 2014 tramite la tecnica della fluorescenza di raggi-X e ha rivelato che "la lama di ferro del pugnale, esposto al Museo Egizio del Cairo, contiene nichel (10 %) e cobalto (0.6%) in concentrazioni tipicamente osservate nelle meteoriti metalliche".
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