Aveva 86 anni. Le condizioni del leader radicale si erano aggravate ieri pomeriggio. Era ricoverato presso una struttura ospedaliera romana.
E' morto Marco Pannella. L'annuncio è stato dato in diretta da Radio Radicale che sempre ieri aveva dato notizia del ricovero. Lo storico leader dei radicali, che aveva da poco compiuto 86 anni, era ricoverato nella stanza 415 di una clinica romana da ieri, quando le sue condizioni di salute si sono fatte più critiche ed è stato necessaria l’ospedalizzazione "per garantirgli un ambiente adeguato alle sue attuali condizioni".
Dopo una lunga lotta contro due tumori al fegato e ai polmoni la situazione si è aggravata e si è reso necessario il ricovero per ricevere le cure adeguate. Nei mesi scorsi si erano rincorsi i saluti ad amici e parlamentari, riuniti attorno al tavolo della sua cucina-salotto, Pannella è stato assistito dalla sua compagna Mirella, dal suo medico e dalle suore della struttura sanitaria.
Con le speranze da tempo ridotte al lumicino, già numerosi, a pochi minuti dal decesso, gli attestati di stima.
"È scomparso Marco Pannella. Un grande leader politico italiano, protagonista di tante battaglie. Vorrei tributare un grande omaggio a questo coraggioso combattente per la libertà" ha scritto il premier Matteo Renzi su twitter. Nella giornata di ieri, la telefonata del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dei presidenti di Camera e Senato.
Anche il Papa aveva portato i suoi saluti al leader radicale, inviandogli in regalo il proprio libro.
Marco Pannella è stato tra i più longevi ed importanti protagonisti della politica italiana, da sempre legato al Partito radicale che ha fondato nel 1956.
All'anagrafe Giacinto Pannella, è nato a Teramo il 2 maggio 1930 ed è stato un appassionato sostenitore delle battaglie civili a partire dagli anni Sessanta, che ha portato avanti ispirandosi ai metodi di lotta politica nonviolenta del Mahatma Gandhi e Martin Luther King.
Oltre a gesti di disobbedienza civile e scioperi della fame e della sete, che ha praticato più volte durante le storiche battaglie del Partito radicale, ha usato anche la tv (alla fine degli anni Settanta era fisso su TeleRoma 56, una delle prime televisioni private italiane), dove andava in onda in diretta per ore imbavagliandosi, urlando, incitando, discutendo con i telespettatori al telefono. Al suo fianco c'erano Giovanni Negri e Francesco Rutelli.
Nel 1980, per denunciare la censura che proibiva persino il possesso di un poster del film, Teleroma 56 mandò in onda una copia arrivata dalla Francia del film "Ultimo tango a Parigi" di Bernardo Bertolucci. L'emittente romana si impegnò anche a fianco di Enzo Tortora nella sua tragica vicenda giudiziaria. Negli stessi anni contribuì alla nascita anche Radio Radicale, organo ufficiale di informazione del partito, diffusa in tutto il territorio nazionale.
Il nome di Pannella è anche legato al referendum, strumento politico che ha applicato intensamente promuovendo, nel corso di tre decenni, la raccolta di quasi cinquanta milioni di firme necessarie alla promozione delle varie campagne referendarie.
E' morto Marco Pannella. L'annuncio è stato dato in diretta da Radio Radicale che sempre ieri aveva dato notizia del ricovero. Lo storico leader dei radicali, che aveva da poco compiuto 86 anni, era ricoverato nella stanza 415 di una clinica romana da ieri, quando le sue condizioni di salute si sono fatte più critiche ed è stato necessaria l’ospedalizzazione "per garantirgli un ambiente adeguato alle sue attuali condizioni".
Dopo una lunga lotta contro due tumori al fegato e ai polmoni la situazione si è aggravata e si è reso necessario il ricovero per ricevere le cure adeguate. Nei mesi scorsi si erano rincorsi i saluti ad amici e parlamentari, riuniti attorno al tavolo della sua cucina-salotto, Pannella è stato assistito dalla sua compagna Mirella, dal suo medico e dalle suore della struttura sanitaria.
Con le speranze da tempo ridotte al lumicino, già numerosi, a pochi minuti dal decesso, gli attestati di stima.
"È scomparso Marco Pannella. Un grande leader politico italiano, protagonista di tante battaglie. Vorrei tributare un grande omaggio a questo coraggioso combattente per la libertà" ha scritto il premier Matteo Renzi su twitter. Nella giornata di ieri, la telefonata del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dei presidenti di Camera e Senato.
Anche il Papa aveva portato i suoi saluti al leader radicale, inviandogli in regalo il proprio libro.
Marco Pannella è stato tra i più longevi ed importanti protagonisti della politica italiana, da sempre legato al Partito radicale che ha fondato nel 1956.
All'anagrafe Giacinto Pannella, è nato a Teramo il 2 maggio 1930 ed è stato un appassionato sostenitore delle battaglie civili a partire dagli anni Sessanta, che ha portato avanti ispirandosi ai metodi di lotta politica nonviolenta del Mahatma Gandhi e Martin Luther King.
Oltre a gesti di disobbedienza civile e scioperi della fame e della sete, che ha praticato più volte durante le storiche battaglie del Partito radicale, ha usato anche la tv (alla fine degli anni Settanta era fisso su TeleRoma 56, una delle prime televisioni private italiane), dove andava in onda in diretta per ore imbavagliandosi, urlando, incitando, discutendo con i telespettatori al telefono. Al suo fianco c'erano Giovanni Negri e Francesco Rutelli.
Nel 1980, per denunciare la censura che proibiva persino il possesso di un poster del film, Teleroma 56 mandò in onda una copia arrivata dalla Francia del film "Ultimo tango a Parigi" di Bernardo Bertolucci. L'emittente romana si impegnò anche a fianco di Enzo Tortora nella sua tragica vicenda giudiziaria. Negli stessi anni contribuì alla nascita anche Radio Radicale, organo ufficiale di informazione del partito, diffusa in tutto il territorio nazionale.
Il nome di Pannella è anche legato al referendum, strumento politico che ha applicato intensamente promuovendo, nel corso di tre decenni, la raccolta di quasi cinquanta milioni di firme necessarie alla promozione delle varie campagne referendarie.
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