giovedì, maggio 26, 2016
Un duro sfogo quello di Roberto Saviano, in prima linea nella lotta contro la criminalità organizzata e contro le dinamiche all'interno del Partito Democratico.

di Dario Cataldo

Accuse ingiustificate quelle rivolte allo Scrittore partenopeo. A Prendere le sue difese Angelino Alfano, che non mette in discussione la protezione dell'Intellettuale impegnato nel contrasto alla Camorra. "La scorta a Roberto Saviano non è in discussione, i profili di rischio non sono venuti meno". Così il ministro Alfano replica alla proposta del senatore di Ala, Vincenzo D'Anna, di togliere la scorta allo scrittore. "Le valutazioni non competono all'interessato ma a organismi tecnici" chiosa Alfano.

Saviano affida a Facebook il suo commento:"Forse D'Anna ha progetti per il mio futuro? E poi, sono questi gli alleati di Renzi a Roma e di Valeria Valente a Napoli? Buona fortuna. E vergogna".

Lo sfogo dell'Autore di Gomorra è sfrutto di un affondo del Senatore Vincenzo D'Anna, il quale per lo Scrittore napoletano, non ha parole al miele. Dichiara il rappresentante di Ala: "Saviano è icona farlocca, si è arricchito con un libro che ha pure copiato per metà. La camorra viene infastidita dalle forze dell’ordine e dai magistrati, non certo da lui".

La replica di Saviano è una dura critica politica ad un partito, quello Democratico, reo di essere inficiato in giochi politici con al centro Denis Verdini, uomo incline ai processi - ne ha già subiti cinque.


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