Enrico Ruggeri racconta la storia dei fondatori dell’Adidas e della Puma, oggi, lunedì 13 giugno, alle 15.30 a Il Falco e il Gabbiano su Radio 24.
“Quando parliamo di abbigliamento sportivo, di scarpe soprattutto, non possiamo scordarci la Puma e l’Adidas, ma pochi sanno che la Puma e l’Adidas sono due ditte nate da due fratelli. Due fratelli che sono nati nello stesso paesino della Germania, hanno dato vita a una sola ditta e ad un certo punto hanno incominciato a litigare loro, i loro nipoti, i loro figli, i loro parenti, le loro mogli. Una faida terribile che ha creato due imperi: l’impero Puma e l’impero Adidas”.
Così Enrico Ruggeri annuncia in video (link) la puntata de Il Falco e il Gabbiano in onda oggi, martedì 14 giugno, alle 15.30 su Radio 24 dedicata ai fratelli Adolf e Rudolf Dassler.
Nati all’inizio del secolo scorso a Herzogenaurach, città situata sulle rive del fiume Aurach, in Baviera, i due fratelli creano insieme una piccola azienda di scarpe, la Fabbrica di Scarpe dei fratelli Dassler dove Adolf, che ha un vero e proprio talento per le scarpe, soprattutto quelle sportive, è addetto alla fabbrica dove disegna e fa produrre le scarpe, mentre Rudolf, che ha un carattere più estroverso, pragmatico, da vero venditore, se ne va in giro a trovare clienti a cui vendere il prodotto.
In breve, nonostante i caratteri molto diversi dei due fratelli, l’azienda si espande fino ad acquisire un certa fama dopo aver fornito le scarpe vincenti all’atleta statunitense Jesse Owens che vince quattro ori durante le Olimpiadi del 1936 a Berlino. Ma la condivisione degli affari non riesce a nascondere la competitività che da sempre esiste fra i due fratelli e che col passare del tempo si allarga a macchia d’olio anche fra gli ingranaggi della fabbrica.
Dopo aver iniziato negli anni ‘20 lavorando insieme gomito a gomito, Adolf e Rudolf col tempo si sono allontanati, divisi da differenze caratteriali, forti rivalità e il peggiore dei motivi di litigio: il denaro. Denaro che inizia a entrare copiosamente nelle casse dell’azienda famigliare e si sa, dove ci sono molti soldi ci sono anche molti problemi. Problemi che non tardano ad arrivare e che vengono ingigantiti dalla guerra che vede Rudi costretto a combattere, mentre il fratello Adi viene rimandato a casa perché necessario all’azienda.
Spedito in Polonia, in attesa di raggiungere il fronte russo, Rudi decide di disertare e una volta a casa si fa dichiarare incompatibile con il servizio militare da un amico dottore. Questo non gli evita però di venir arrestato prima dalla Gestapo e poi dagli alleati. E nel campo di prigionia gli americani gli dicono che qualcuno dei suoi parenti l’aveva denunciato e il suo primo pensiero andò al fratello, che voleva impossessarsi dell’azienda e questo, per usare un eufemismo, lo fece molto arrabbiare.
Non resterà altro da fare che separarsi. Nascono la Adidas e la Puma, separate non solo dal fiume che attraversa la città dei fratelli Dassler, ma soprattutto dall’odio che Adolf e Rudolf nutrono l’uno nei confronti dell’altro. Enrico
Per l’ascolto: www.radio24.it
Per informazioni: qui
“Quando parliamo di abbigliamento sportivo, di scarpe soprattutto, non possiamo scordarci la Puma e l’Adidas, ma pochi sanno che la Puma e l’Adidas sono due ditte nate da due fratelli. Due fratelli che sono nati nello stesso paesino della Germania, hanno dato vita a una sola ditta e ad un certo punto hanno incominciato a litigare loro, i loro nipoti, i loro figli, i loro parenti, le loro mogli. Una faida terribile che ha creato due imperi: l’impero Puma e l’impero Adidas”.
Così Enrico Ruggeri annuncia in video (link) la puntata de Il Falco e il Gabbiano in onda oggi, martedì 14 giugno, alle 15.30 su Radio 24 dedicata ai fratelli Adolf e Rudolf Dassler.
Nati all’inizio del secolo scorso a Herzogenaurach, città situata sulle rive del fiume Aurach, in Baviera, i due fratelli creano insieme una piccola azienda di scarpe, la Fabbrica di Scarpe dei fratelli Dassler dove Adolf, che ha un vero e proprio talento per le scarpe, soprattutto quelle sportive, è addetto alla fabbrica dove disegna e fa produrre le scarpe, mentre Rudolf, che ha un carattere più estroverso, pragmatico, da vero venditore, se ne va in giro a trovare clienti a cui vendere il prodotto.
In breve, nonostante i caratteri molto diversi dei due fratelli, l’azienda si espande fino ad acquisire un certa fama dopo aver fornito le scarpe vincenti all’atleta statunitense Jesse Owens che vince quattro ori durante le Olimpiadi del 1936 a Berlino. Ma la condivisione degli affari non riesce a nascondere la competitività che da sempre esiste fra i due fratelli e che col passare del tempo si allarga a macchia d’olio anche fra gli ingranaggi della fabbrica.
Dopo aver iniziato negli anni ‘20 lavorando insieme gomito a gomito, Adolf e Rudolf col tempo si sono allontanati, divisi da differenze caratteriali, forti rivalità e il peggiore dei motivi di litigio: il denaro. Denaro che inizia a entrare copiosamente nelle casse dell’azienda famigliare e si sa, dove ci sono molti soldi ci sono anche molti problemi. Problemi che non tardano ad arrivare e che vengono ingigantiti dalla guerra che vede Rudi costretto a combattere, mentre il fratello Adi viene rimandato a casa perché necessario all’azienda.
Spedito in Polonia, in attesa di raggiungere il fronte russo, Rudi decide di disertare e una volta a casa si fa dichiarare incompatibile con il servizio militare da un amico dottore. Questo non gli evita però di venir arrestato prima dalla Gestapo e poi dagli alleati. E nel campo di prigionia gli americani gli dicono che qualcuno dei suoi parenti l’aveva denunciato e il suo primo pensiero andò al fratello, che voleva impossessarsi dell’azienda e questo, per usare un eufemismo, lo fece molto arrabbiare.
Non resterà altro da fare che separarsi. Nascono la Adidas e la Puma, separate non solo dal fiume che attraversa la città dei fratelli Dassler, ma soprattutto dall’odio che Adolf e Rudolf nutrono l’uno nei confronti dell’altro. Enrico
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