sabato, luglio 02, 2016
Sale la preoccupazione per la sorte degli italiani coinvolti nell'attacco terroristico avvenuto ieri a Dacca, in Bangladesh. Dalla Farnesina massima cautela, ma sembra sempre più concreta la "presenza di italiani tra le vittime". Renzi e Gentiloni a Palazzo Chigi, il premier parlerà alla stampa alle 12.

Sono venti i civili uccisi, tutti stranieri, nell'assalto jihadista messo a segno nel ristorante Holey Artisan Bakery a Dacca e neutralizzato dopo alcune ore con un blitz delle forze speciali. Ora la Farnesina parla di "probabile presenza di italiani tra le vittime". Le notizie continuano a rincorrersi freneticamente, si attendono aggiornamenti, mentre trovano conferma alcuni macabri dettagli descritti dai testimoni.

All'Unità di Crisi della Farnesina, pur in assenza di notizie ufficiali, cresce così la preoccupazione per la sorte degli italiani in Bangladesh, dopo una notte di lavoro intenso per raccogliere informazioni e notizie attendibili sulla sorte dei connazionali. Secondo l'esercito del Bangladesh, le vittime dell'assalto jihadista sono tutte straniere, in gran parte italiane e giapponesi. Inoltre, la maggior parte degli ostaggi sarebbero stati uccisi con armi da taglio.

C'è almeno un cittadino giapponese tra gli ostaggi liberati nel blitz della Polizia nel ristorante. la conferma arriva da Tokyo, ma mancano le notizie su altri sette. Segue la vicenda anche il presidente nipponico Shinzo Abe che ha cancellato ogni programma riguardante la campagna elettorale in corso.

Prime conferme, infine, circa la testimonianza resa al Bangladesh Daily Star da Rezaul Karim, padre di Hasnat Karim, uno degli ostaggi. "Gli assalitori non si sono comportati male con i connazionali del Bangladesh. Controllavano la religione degli ostaggi. Chiedevano a ognuno di recitare versi del Corano. Quelli che li conoscevano venivano risparmiati, gli altri torturati".

In costante contatto con l'Unità di Crisi ed il servizio d'intelligence il premier Renzi, che si trova a Palazzo Chigi per seguire gli sviluppi ed e' stato raggiunto dal ministro degli Esteri Gentiloni. Previsto alle 12 un incontro con la stampa.


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