mercoledì, luglio 06, 2016
L'aviazione militare siriana negli ultimi 10 giorni subisce uno straordinario numero di perdite Gli incidenti ai danni dei velivoli della Syrian Air Foce stanno aumentando sensibilmente sia per cause tecniche riconducibili al logorio ed alla mancata manutenzione, sia a causa degli attacchi dei ribelli in dotazione di nuovi sistemi d'arma.

di Patrizio Ricci

Il sito War is Boring  (classificato nella top ten dei siti sulla difesa), riferisce di una serie elevata di incidenti ad aeromobili dell'aeronautica siriana, tutti concentrati negli ultimi 10 giorni:
- la notte tra il 26 giugno e il 27, un elicottero siriano è stato abbattuto dal gruppo Jaysh Al Islam, nella zona di Ghouta orientale.
- il 27 di giugno, un MiG-23 si è schiantato per ragioni tecniche nella regione orientale del Qalamoun. Il pilota, il colonnello Nader Ramadan, è morto.
- il 2 luglio, un Su-22M-3 che era decollato dalla base aerea Dmeyr si è schiantato nei pressi di Jayrud, un villaggio nella zona di Qalamoun sud. Il pilota, maggiore Nawras Hassan . si è esplulso ma è stato ucciso da Jabhat al Nusra poco dopo.
- sempre il 2 luglio, un elicottero da combattimento Mi-25 decollato dalla base aerea di Blei è stato abbattuto sopra Qalamoun. L'equipaggio costituito dal pilota Gen. Mohammad Badr Mahmoud Hassan, dal cannoniere capitano Zein Nayef Khaloof e dal tecnico Col. Adnan Munir Come Salem, ha perso la vita nello schianto.
- il 4 luglio, l'aviazione siriana ha perso un altro elicottero sopra la zona di Al Bahariyah. Uno dei membri dell'equipaggio - il tecnico Yusuf Nayef - è sopravvissuto ed è stato catturato. Mentre il pilota, Brig. Gen. Mohammad Ayoub, il co-pilota 1 Lt Sohail Saqr e il tecnico Ghadir Assaf, sono morti.
-  il 5 luglio, un MiG-23 si è schiantato per ragioni tecniche nei pressi di Maydaa, in Ghouta orientale. Il pilota Ali Shawkat Soleiman, risulta disperso.

Sono perdite importanti, lenite solo dal sacrificio e dall'abnegazione delle Forze Armate: nonostante le perdite, le sortite sono sempre di circa 40 al giorno. Comunque sia, questo non cambia il dato che si tratta di una perdita di aeromobili straordinariamente alta. E' il ritmo più veloce negli ultimi tre anni.
'War is Boring' conclude la sua elencazione, evidenziando che le ragioni di tutte queste perdite (peraltro concentrate in un'area di appena 30 Km) sono abbastanza evidenti.: la flotta aerea siriana è irrimediabilmente usurata. Ogni ulteriore missione aumenta la pressione sostenuta dall'aeromobile, mentre il relativamente alto ritmo delle operazioni impedisce rispetto dei programmi di manutenzione regolari. Indipendentemente da quanto gli equipaggi di terra sono in difficoltà, e della bravura nel produrre regolarmente parti di ricambio fatti a mano, i velivoli rimanenti sono in pessime condizioni. Anche veloci cacciabombardieri, come il MiG-23 e Su-22 compiono regolarmente sortite di combattimento con avionica non funzionante. In qualsiasi altro luogo, sarebbero stati messi tutti immediatamente a terra e non avrebbero mai volato di nuovo.

A queste difficoltà si aggiungono i sofisticati sistemi d'arma terra-aria recentemente forniti ai ribelli. Ad esempio, il 2 luglio 2016, Liwa Saif-ash-Sham del Free Syrian Army ha rilasciato un video che mostra uno dei suoi insorti sparare un SA-18 - ad un aereo "russo" che volava la sopra provincia di Dera'a. Il missile ha mancato il suo obiettivo ma il video ha reso evidente che i ribelli possiedono almeno alcuni SA-18. Gli insorti in possesso di questi sistemi occupano una grande fetta di territorio tra Dmeyr e le frontiere siriane con l'Iraq e la Giordania, per cui vi sono molte possibilità che le abbiano contrabbandate altrove nel paese.

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