mercoledì, luglio 27, 2016
Inneggiare ad Allah mentre si consuma il macabro sgozzamento di un sacerdote durante la celebrazione liturgica non è un atto di fede ma di vigliaccheria. Le condanne trasversali sono doverose.

di Dario Cataldo

Dio è amore, Dio è pace, Dio è fratellanza, Dio è comprensione delle diversità. Tutto il resto è odio, gratuito, incondizionato e scellerato. Ci sono altre parole per qualificare l'orribile omicidio che ha coinvolto un parroco di 86 anni, della chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, vicino a Rouen, ucciso ieri da due fanatici che hanno preso in ostaggio il sacerdote, due suore e due fedeli ?

Chi conosce la vittima, conferma che era una persona pacifica, leale, dedita all'attività pastorale nonostante in pensione. Un buon pastore che aveva cura delle sue pecore. Purtroppo però non è bastato a salvargli la vita. La questione è proprio questa: per il mondo musulmano - indipendentemente dagli atti di estremismo - tu puoi essere la persona più buona del mondo, ma se non hai scelto di seguire i dettami del "Profeta", sei un infedele che merita di andare all'inferno.

Padre Jacques Hamel, con 50 anni di servizio sacerdotale alle spalle, con un carisma e una bontà encomiabile, era un infedele e come tale meritevole di essere sgozzato come un agnello sacrificale da offrire alla divinità.

A chi obietta, giustificato dal presupposto che il Dio veterotestamentario è iracondo e vendicativo si ricorda che lo stesso è legato alla figura di Gesù Cristo, il quale legato da vincolo divino al Padre, con il suo esempio ha tracciato una strada precisa: l'amore vince sull'odio.

Poco prima di morire, in un messaggio profetico aveva scritto in merito al periodo estivo: "Un tempo per essere rispettosi degli altri, chiunque essi siano" Inoltre esortava a "pregate per coloro che sono più bisognosi, per la pace, per vivere meglio insieme. Lasciate che le vacanze ci permettano di fare rifornimento di gioia, amicizia e relax".

Purtroppo i suoi aguzzini non la pensavano allo stesso modo. La minaccia dello Stato islamico non può essere più considerata un fenomeno marginale. L'Europa è sotto attacco. Il pretesto della lotta agli infedeli in realtà nasconde mire espansionistiche ed economiche. Colpire luoghi o simboli identificabili con l'Occidente è il pretesto per compiere azioni di terrore con l'appoggio di forze nascoste, apparentemente amiche all'Unione Europea.

Il portavoce del Vaticano, padre Federico Lombardi fa sapere che:"Il Papa è informato e partecipa al dolore e all'orrore per questa violenza assurda con la condanna più radicale di ogni forma di odio e la preghiera per le persone colpite. È una nuova notizia terribile - continua il Portavoce uscente - che si aggiunge purtroppo ad una serie di violenze che in questi giorni ci hanno già sconvolto, creando immenso dolore e preoccupazione. Siamo vicini alla Chiesa in Francia, alla Arcidiocesi di Rouen, alla comunità colpita, al popolo francese".


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