Un edificio degli anni '30 più volte ampliato, ma mai messo in condizioni di sicurezza. Oggi resta in piedi solo la parte costruita negli anni '70. Nel 2012 gli ultimi lavori, con gare d'appalto vinte da imprese finite più volte sotto indagine. Le immagini dopo il disastro mostrano polistirolo e retine nelle strutture portanti.
Mentre ancora si scava fra le macerie di Amatrice, Arquata del Tronto e Accumoli, con un bilancio aggiornato a 290 vittime e non ancora definitivo, nuovi elementi emergono dall'inchiesta della Procura di Rieti. Dettagli che riguardano anche il crollo della scuola "Romolo Capranica" di Amatrice, riconsegnata alla città solo nel 2012. Un edificio più volte ampliato, senza mai realizzarne la messa in sicurezza antisismica.
Un'opera "sontuosa", l'aveva definita il sindaco Sergio Pirozzi, dichiaratosi parte civile. Nel 2012, però, i lavori erano stati soltanto di "miglioramento sismico" però, e non di "adeguamento": un dettaglio non da poco, considerato che i lavori avrebbero riguardato solo parzialmente i pilastri e le fondamenta. Dettaglio che verrà vagliato dalla Procura di Rieti, guidata da Giuseppe Saieva, che ha aperto un’indagine per disastro colposo e omicidio colposo.
Ad oggi, della struttura originariamente edificata negli anni '30, non resta altro che la parte risalente agli anni '70, fatta di calcestruzzo armato, soltanto lesionata. Il resto è completamente crollato.
Le polemiche di queste ore, che hanno visto un rimpallo di responsabilità fra le istituzioni, riguardano l'iter che, a partire dal 2010, avrebbe portato la giunta di Amatrice a chiedere un finanziamento per "interventi di varia natura, non necessariamente antisismici di 723.139,65 euro sulla base della legge regionale 12/1981". La Regione ne stanziò 614.668,70 euro. Fu il Comune a ripartirli, con approvazione del Genio Civile.
L'istituto viene comunque ristrutturato e consegnato il 13 settembre 2012. Proprio sull'esecuzione dei lavori e la gara d'appalto spuntano diverse ombre.
L’appalto, infatti, fu affidato al Consorzio Stabile Valori, consorziato dell'impresa Edilqualità srl e controllato dalla Dionigi srl, di cui è socio l'avvocato Francesco Mollica, 39 anni, nipote dell'imprenditore di Patti, Pietro Tindaro Mollica, più volte coinvolto in vicende giudiziarie, senza però aver mai riportato condanne e ottenendo da Tar e Consiglio di stato l’annullamento di alcune interdittive antimafia.
Ad aggravare il quadro, spunta un ulteriore appalto "per la prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi anche non strutturali della Capranica". Gara del valore di 172mila euro, indetta il 22 dicembre scorso ed aggiudicata, con un ribasso del 36,18%, dalla Cricchi costruzioni, già indagata per corruzione nell'inchiesta della Procura di L'Aquila sulla ristrutturazione post sisma 2009 della chiesa Santa Maria Paganica.
Un intervento mirato al tetto, del quale la preside riceve comunicazione solo pochi giorni prima del terremoto. Le prime foto degli interni, scattate dalle squadre dei vigili del fuoco dopo il disastro, sembrano però suggerire problemi strutturali ai pilastri più che al soffitto, con polistirolo e retine nelle strutture portanti.
Mentre ancora si scava fra le macerie di Amatrice, Arquata del Tronto e Accumoli, con un bilancio aggiornato a 290 vittime e non ancora definitivo, nuovi elementi emergono dall'inchiesta della Procura di Rieti. Dettagli che riguardano anche il crollo della scuola "Romolo Capranica" di Amatrice, riconsegnata alla città solo nel 2012. Un edificio più volte ampliato, senza mai realizzarne la messa in sicurezza antisismica.
Un'opera "sontuosa", l'aveva definita il sindaco Sergio Pirozzi, dichiaratosi parte civile. Nel 2012, però, i lavori erano stati soltanto di "miglioramento sismico" però, e non di "adeguamento": un dettaglio non da poco, considerato che i lavori avrebbero riguardato solo parzialmente i pilastri e le fondamenta. Dettaglio che verrà vagliato dalla Procura di Rieti, guidata da Giuseppe Saieva, che ha aperto un’indagine per disastro colposo e omicidio colposo.
Ad oggi, della struttura originariamente edificata negli anni '30, non resta altro che la parte risalente agli anni '70, fatta di calcestruzzo armato, soltanto lesionata. Il resto è completamente crollato.
Le polemiche di queste ore, che hanno visto un rimpallo di responsabilità fra le istituzioni, riguardano l'iter che, a partire dal 2010, avrebbe portato la giunta di Amatrice a chiedere un finanziamento per "interventi di varia natura, non necessariamente antisismici di 723.139,65 euro sulla base della legge regionale 12/1981". La Regione ne stanziò 614.668,70 euro. Fu il Comune a ripartirli, con approvazione del Genio Civile.
L'istituto viene comunque ristrutturato e consegnato il 13 settembre 2012. Proprio sull'esecuzione dei lavori e la gara d'appalto spuntano diverse ombre.
L’appalto, infatti, fu affidato al Consorzio Stabile Valori, consorziato dell'impresa Edilqualità srl e controllato dalla Dionigi srl, di cui è socio l'avvocato Francesco Mollica, 39 anni, nipote dell'imprenditore di Patti, Pietro Tindaro Mollica, più volte coinvolto in vicende giudiziarie, senza però aver mai riportato condanne e ottenendo da Tar e Consiglio di stato l’annullamento di alcune interdittive antimafia.
Ad aggravare il quadro, spunta un ulteriore appalto "per la prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi anche non strutturali della Capranica". Gara del valore di 172mila euro, indetta il 22 dicembre scorso ed aggiudicata, con un ribasso del 36,18%, dalla Cricchi costruzioni, già indagata per corruzione nell'inchiesta della Procura di L'Aquila sulla ristrutturazione post sisma 2009 della chiesa Santa Maria Paganica.
Un intervento mirato al tetto, del quale la preside riceve comunicazione solo pochi giorni prima del terremoto. Le prime foto degli interni, scattate dalle squadre dei vigili del fuoco dopo il disastro, sembrano però suggerire problemi strutturali ai pilastri più che al soffitto, con polistirolo e retine nelle strutture portanti.
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