Due operai italiani e uno canadese sono stati rapiti nel sud della Libia.
I due italiani rapiti in Libia sono Bruno Cacace, 56 anni, residente a Borgo San Dalmazzo (Cuneo), e Danilo Calonego, 66 anni, della provincia di Belluno. I tre rapiti lavoravano in una società di manutenzione dell'aeroporto di Ghat, città situata nel sud della Libia. Il rapimento è stato reso noto dai carabinieri del Comando provinciale di Cuneo, allertati dalla Farnesina e in contatto con i familiari dei rapiti. I militari si sono recati presso la sede della ditta per la quale lavorano, la Con.I.Cos di Mondovì, e presso l'abitazione di Cacace.
Gli italiani sarebbero stati sequestrati da uomini armati. Al momento non ci sono state rivendicazioni. Secondo il sindaco della città di Ghat, Komani Mohamed Saleh "si sta lavorando per conoscere il gruppo dei rapitori ed il luogo dove sono stati portati i tre". La città di Ghat si trova sotto il controllo del governo di unità nazionale di Tripoli e non è considerata una zona 'ad alto rischio'.
Intanto la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per sequestro di persona a scopo di terrorismo.
I due italiani rapiti in Libia sono Bruno Cacace, 56 anni, residente a Borgo San Dalmazzo (Cuneo), e Danilo Calonego, 66 anni, della provincia di Belluno. I tre rapiti lavoravano in una società di manutenzione dell'aeroporto di Ghat, città situata nel sud della Libia. Il rapimento è stato reso noto dai carabinieri del Comando provinciale di Cuneo, allertati dalla Farnesina e in contatto con i familiari dei rapiti. I militari si sono recati presso la sede della ditta per la quale lavorano, la Con.I.Cos di Mondovì, e presso l'abitazione di Cacace.
Gli italiani sarebbero stati sequestrati da uomini armati. Al momento non ci sono state rivendicazioni. Secondo il sindaco della città di Ghat, Komani Mohamed Saleh "si sta lavorando per conoscere il gruppo dei rapitori ed il luogo dove sono stati portati i tre". La città di Ghat si trova sotto il controllo del governo di unità nazionale di Tripoli e non è considerata una zona 'ad alto rischio'.
Intanto la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per sequestro di persona a scopo di terrorismo.
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