martedì, settembre 27, 2016
Al via oggi, a Roma, il “Simposio sul ruolo delle donne nella Chiesa”, organizzato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede.

Radio Vaticana - A tale incontro sarà presente anche la dott. Marta Rodriguez, Direttrice dell’Istituto di studi Superiori sulla Donna (Issd) dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Maria Carnevali ne ha parlato con mons. Luis Francisco Ladaria Ferrer, segretario del Dicastero, che oggi ha incontrato il Papa:

R. – Questo Simposio viene dal desiderio del Santo Padre di approfondire lo studio sulle donne nella Chiesa, in modo che il ruolo delle donne sia sempre più valorizzato.

La prima cosa che bisogna dire è che le relazioni in questo convegno per la grandissima maggioranza sono tenute da donne: dunque, qui c'è una presenza femminile anche dal punto di vista teologico. I temi principali sono i fondamenti teologici della vocazione della donna nella vita della Chiesa, la donna nella Scrittura, la donna nella Storia della Chiesa, poi la rivoluzione culturale – in un certo senso – che stiamo vivendo, la prospettiva filosofica e teologica della differenza sessuale, la presenza femminile in ambiti istituzionali della Chiesa, i grandi temi – la Chiesa Sacramento e sposa e madre, con tutte le implicazioni per le donne. Sono grandi temi che saranno trattati da una o due relatrici. Non ci sarà soltanto una visione su ciascuno di questi temi, ma sempre una varietà di punti di vista.

D. – Perché si è sentita la necessità di incontrarsi per dibattere questo tema?

R. – E' stata un’iniziativa del Santo Padre, perché le donne sono almeno la metà dei cristiani e hanno diritto ad avere voce; nella Chiesa cattolica il ministero ordinato è riservato agli uomini, però c’è un ruolo della donna che deve essere sempre più valorizzato. Dunque, questa è la ragione.

D. – Il Santo Padre ha dichiarato la necessità di una profonda teologia della donna: quali potrebbero essere le basi per costruirla?

R. – Bè, è ciò che noi abbiamo cercato di fare in questo simposio: dunque i fondamenti teologici, cosa è stato nella storia, come è stata valorizzata o non valorizzata la donna nella storia, vedere un po’ il passato per andare alle sfide del presente.

D. – Il Santo Padre ha detto ai vescovi brasiliani: “Non riduciamo l’impegno delle donne nella Chiesa, bensì promuoviamo il loro ruolo attivo nella comunità ecclesiale”. Come promuoverlo?

R. – Sempre con iniziative pastorali e con un po’ di immaginazione, sapendo che cambia il mondo e che noi dobbiamo anche cambiare e la Chiesa deve trovare il modo di farsi sempre più presente, in tutti gli ambiti, e qui, la presenza della donna può essere decisiva.

D. – Come è cambiato nel tempo il ruolo delle donne nella Chiesa?

R. – Parlo per la mia esperienza di professore di una facoltà di teologia: in tutte le facoltà di teologia oggi ci sono donne; cinquant’anni fa non capitava … Certo che in altri campi le donne sono sempre state molto presenti. Pensi al campo della sanità, nel campo dell’educazione: qui sono sempre state molto presenti. Ma adesso sono presenti anche in questo luogo della riflessione teologica ed è una questione non secondaria.

D. – Quando il Signore è risuscitato, le prime a cui è apparso sono state proprio le donne …

R. - … era Maria Maddalena ...

D. – Sono state le prime annunciatrici della sua Risurrezione… Qual è il rapporto tra donna e annuncio?

R. – Se noi prendiamo come punti di partenza questi elementi del Nuovo Testamento, vediamo che le donne hanno sempre annunciato il Vangelo e continueranno a farlo.


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