giovedì, settembre 01, 2016
E’ stato pubblicato oggi il Motu Proprio “Humanam progressionem” con cui il Papa istituisce il nuovo “Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale”. Francesco ha nominato prefetto dell’organismo il cardinale Peter Kodwo AppiahTurkson, finora presidente del Pontifico Consiglio della Giustizia e della Pace. Il servizio di Sergio Centofanti: ascolta

Radio Vaticana - Nel nuovo Dicastero confluiranno, dal primo gennaio 2017, quattro Pontifici Consigli: Giustizia e Pace, Cor Unum, Pastorale migranti e Operatori Sanitari. In quella data, questi Dicasteri verranno soppressi. Una sezione del nuovo Dicastero si occuperà specificamente di profughi e migranti e viene posta ad tempus direttamente sotto la guida del Papa, a sottolineare la sua particolare sollecitudine per la loro situazione.

“In tutto il suo essere e il suo agire – scrive il Papa nel Motu Proprio - la Chiesa è chiamata a promuovere lo sviluppo integrale dell’uomo alla luce del Vangelo. Tale sviluppo si attua mediante la cura per i beni incommensurabili della giustizia, della pace e della salvaguardia del creato”. Il nuovo Dicastero “sarà particolarmente competente nelle questioni che riguardano le migrazioni, i bisognosi, gli ammalati e gli esclusi, gli emarginati e le vittime dei conflitti armati e delle catastrofi naturali, i carcerati, i disoccupati e le vittime di qualunque forma di schiavitù e di tortura e le altre persone la cui dignità è a rischio”. Si occuperà inoltre di diritti umani, specialmente quelli attinenti il lavoro, incluso quello minorile, del commercio di vite umane, della pena di morte e del disarmo.

A questo scopo – si legge nello Statuto - il nuovo Dicastero offrirà la sua collaborazione alle Chiese locali, favorirà e coordinerà le iniziative delle istituzioni cattoliche e potrà intrattenere relazioni “con associazioni, istituti e organizzazioni non governative, anche al di fuori della Chiesa cattolica, impegnate nella promozione della giustizia e della pace”. Il Dicastero è chiamato ad approfondire la dottrina sociale della Chiesa, adoperandosi “affinché essa sia largamente diffusa e tradotta in pratica e i rapporti sociali, economici e politici siano sempre più permeati dallo spirito del Vangelo”.

Vengono, quindi, costituite presso il Dicastero la Commissione per la Carità, la Commissione per l’ecologia e la Commissione per gli operatori sanitari, presiedute dal prefetto del medesimo Dicastero che è anche competente nei confronti della Caritas Internationalis secondo i suoi Statuti.

Il nuovo organismo assume anche le competenze della Santa Sede circa l’erezione e la vigilanza di associazioni internazionali di carità e dei fondi istituiti agli stessi fini.

L’organismo è presieduto da un prefetto, coadiuvato da un segretario e almeno un sotto-segretario, che possono anche essere fedeli laici.

Il Motu Proprio e il relativo Statuto, approvato ad experimentum, sono stati approvati dal Santo Padre il 17 agosto scorso, su proposta del Consiglio dei Cardinali.


Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa