"35 minuti di attesa sono troppi. Ce ne andiamo". Contrariati Malagò e Pancalli. Dopo la richiesta della diretta streaming da parte del Coni, la sindaca non si è neppure presentata.
Sembra una frattura irrimediabile quella creatasi oggi tra la sindaca di Roma Virginia Raggi ed il presidente del Coni Giovanni Malagò. Salta l'incontro in Campidoglio per discutere sulla candidatura della Capitale a ospitare i Giochi del 2024 e la vicenda si trascinerà con ulteriori polemiche: "Abbiamo stravolto le nostre agende per essere puntuali - spiega il n.1 dello sport italiano - e per più di mezz'ora abbiamo aspettato... è troppo".
Doveva essere il giorno della verità, o meglio quello dell'atteso No definitivo da parte della sindaca 5 Stelle, con l'incontro sarebbe dovuto arrivare dopo che si è diffusa la notizia secondo cui la sindaca avrebbe già pronta la mozione per rifiutare la candidatura. "Io la Raggi non l'ho vista, non l'ho vista", ha detto Malagò soltanto pochi minuti fa lasciando il Campidoglio, visibilmente infastidito. "Noi abbiamo aspettato, abbiamo aspettato ma non si e' presentato nessuno", ha ribadito il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli.
"Nella vita ci deve essere sempre speranza" aveva detto il numero 1 del Coni all'arrivo intorno alle 14,30, un'attesa che si è prolungata ed ha avuto un notevole strascico di polemiche a seguito della richiesta della diretta streaming dell'incontro, che l'entourage della Raggi non avrebbe gradito, in quanto già alle 15,30 si sarebbe dovuta tenere una conferenza stampa.
"Abbiamo anche chiamato per sapere dove fosse, ma non ha risposto. Abbiamo chiesto un incontro vero, dove si poteva parlare. Se non c'erano le possibilità di parlarci bastava dirlo, non ridurre tutto a dieci minuti. Abbiamo aspettato 37 minuti nell'anticamera del sindaco ma non è venuto nessuno, solo un membro dell'ufficio stampa era lì con noi". Lo ha detto la coordinatrice del comitato promotore di Roma 2024, Diana Bianchedi. Malagò, Pancalli e le stessa Bianchedi terranno, dunque, una conferenza stampa alle 16.30 al Foro Italico.
Sembra una frattura irrimediabile quella creatasi oggi tra la sindaca di Roma Virginia Raggi ed il presidente del Coni Giovanni Malagò. Salta l'incontro in Campidoglio per discutere sulla candidatura della Capitale a ospitare i Giochi del 2024 e la vicenda si trascinerà con ulteriori polemiche: "Abbiamo stravolto le nostre agende per essere puntuali - spiega il n.1 dello sport italiano - e per più di mezz'ora abbiamo aspettato... è troppo".
Doveva essere il giorno della verità, o meglio quello dell'atteso No definitivo da parte della sindaca 5 Stelle, con l'incontro sarebbe dovuto arrivare dopo che si è diffusa la notizia secondo cui la sindaca avrebbe già pronta la mozione per rifiutare la candidatura. "Io la Raggi non l'ho vista, non l'ho vista", ha detto Malagò soltanto pochi minuti fa lasciando il Campidoglio, visibilmente infastidito. "Noi abbiamo aspettato, abbiamo aspettato ma non si e' presentato nessuno", ha ribadito il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli.
"Nella vita ci deve essere sempre speranza" aveva detto il numero 1 del Coni all'arrivo intorno alle 14,30, un'attesa che si è prolungata ed ha avuto un notevole strascico di polemiche a seguito della richiesta della diretta streaming dell'incontro, che l'entourage della Raggi non avrebbe gradito, in quanto già alle 15,30 si sarebbe dovuta tenere una conferenza stampa.
"Abbiamo anche chiamato per sapere dove fosse, ma non ha risposto. Abbiamo chiesto un incontro vero, dove si poteva parlare. Se non c'erano le possibilità di parlarci bastava dirlo, non ridurre tutto a dieci minuti. Abbiamo aspettato 37 minuti nell'anticamera del sindaco ma non è venuto nessuno, solo un membro dell'ufficio stampa era lì con noi". Lo ha detto la coordinatrice del comitato promotore di Roma 2024, Diana Bianchedi. Malagò, Pancalli e le stessa Bianchedi terranno, dunque, una conferenza stampa alle 16.30 al Foro Italico.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.