Sgomberate 500 persone, almeno 26 sottoposte a cure mediche. L'incidente causato da una dispersione di gas lacrimogeno. Esclusa la pista terroristica.
Il London City Airport, nel cuore del quartiere dei Docklands nella capitale britannica, è stato evacuato intorno alle 16 di ieri per un "allarme chimico" rientrato dopo circa tre ore. Almeno 26 passeggeri in attesa di partire sono state medicate sul posto per difficoltà respiratorie. Due di loro sono state ricoverate. Circa 500, invece, le persone (fra personale e viaggatori) sgomberate dal terminal ed accolte sulla pista.
L'allarme è rientrato intorno alle 20:00 italiane, quando i pompieri della London Fire Brigade (Lfb) e la polizia, dopo una perquisizione congiunta, hanno certificato che il terminal era tornato sicuro e di non aver trovato prove di un incidente, né di una fuga di sostanze chimiche. Successivamente, Scotland Yard ha fatto sapere che a causare l'incidente è stata una dispersione di gas lacrimogeno, non si sa ancora se accidentale o intenzionale. Esclusa la pista terroristica.
Per tutta la durata dell'allarme lo scalo è stato chiuso. I voli in arrivo sono stati dirottati su altri aeroporti londinesi. I responsabili del London City hanno avvertito i viaggiatori che i disagi si sarebbero protratti e li hanno inviati a contattare le compagnie aeree per avere informazioni.
"Quando sono entrato nell'aeroporto sentivamo le sirene dell'allarme antincendio e un annuncio in tre lingue che spiegava che il personale ci avrebbe radunati per aiutarci a sgomberare" il terminal, ha raccontato alla Bbc un passeggero inglese di 35 anni. "Ora siamo tutti in piedi sulla pista, sotto l'ala di un aereo perché nel frattempo ha iniziato a piovere", ha continuato il testimone. "Posso vedere aerei - ha aggiunto il testimone - che girano in tondo sopra di noi ma nessun aereo è atterrato" nel piccolo scalo della City.
Il London City Airport, nel cuore del quartiere dei Docklands nella capitale britannica, è stato evacuato intorno alle 16 di ieri per un "allarme chimico" rientrato dopo circa tre ore. Almeno 26 passeggeri in attesa di partire sono state medicate sul posto per difficoltà respiratorie. Due di loro sono state ricoverate. Circa 500, invece, le persone (fra personale e viaggatori) sgomberate dal terminal ed accolte sulla pista.
L'allarme è rientrato intorno alle 20:00 italiane, quando i pompieri della London Fire Brigade (Lfb) e la polizia, dopo una perquisizione congiunta, hanno certificato che il terminal era tornato sicuro e di non aver trovato prove di un incidente, né di una fuga di sostanze chimiche. Successivamente, Scotland Yard ha fatto sapere che a causare l'incidente è stata una dispersione di gas lacrimogeno, non si sa ancora se accidentale o intenzionale. Esclusa la pista terroristica.
Per tutta la durata dell'allarme lo scalo è stato chiuso. I voli in arrivo sono stati dirottati su altri aeroporti londinesi. I responsabili del London City hanno avvertito i viaggiatori che i disagi si sarebbero protratti e li hanno inviati a contattare le compagnie aeree per avere informazioni.
"Quando sono entrato nell'aeroporto sentivamo le sirene dell'allarme antincendio e un annuncio in tre lingue che spiegava che il personale ci avrebbe radunati per aiutarci a sgomberare" il terminal, ha raccontato alla Bbc un passeggero inglese di 35 anni. "Ora siamo tutti in piedi sulla pista, sotto l'ala di un aereo perché nel frattempo ha iniziato a piovere", ha continuato il testimone. "Posso vedere aerei - ha aggiunto il testimone - che girano in tondo sopra di noi ma nessun aereo è atterrato" nel piccolo scalo della City.
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