Il Museo virtuale della valle del Tevere ed il suo pubblico. Un metodo integrato per valutare l'esperienza dei visitatori
....E, con un passo, de l’opaco fiume preser la foce e lietamente entraro
Cnr - Il progetto, realizzato dal CNR ITABC grazie ad un finanziamento Arcus ed in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale, la Società Geografica Italiana ed il Museo del Fiume di Nazzano, prevede la creazione di un sistema integrato di conoscenza, valorizzazione e comunicazione del paesaggio culturale della media Valle del Tevere, nell'area a Nord di Roma (in particolare nel tratto compreso tra il Monte Soratte e Fidene e tra Sacrofano a Palombara Sabina) .
Il Tevere viene narrato da vari punti di vista: il contesto geo-morfologico, l’ecosistema, l’insediamento territoriale nei secoli, la mitologia legata al fiume, la ritualità e l’iconografia, il paesaggio archeologico, letterario e naturalistico.
Il Museo Virtuale della valle del Tevere è un progetto interdisciplinare in cui scienza tecnologia ed arte convergono nella sperimentazione di un nuovo linguaggio che segna il superamento dei tradizionali paradigmi della realtà virtuale per contaminarli con tecniche derivate dal cinema, dai videogiochi, dall’interazione naturale, dall’arte digitale e dalla realtà aumentata.
L'installazione attualmente al Museo di Villa Giulia consente ai visitatore di esplorare quattro scenari virtuali, talvolta visionari e talvolta più realistici, inerenti i diversi aspetti della valle del Tevere, migrando da un avatar all’altro:
1) come un pesce, nuotando sotto l’acqua del fiume fra le immagini ed i suoni del mito e della memoria;
2) come un uccello, volando sul territorio e risalendo indietro nel tempo fino alla genesi geologica e alla nascita delle prime città;
3) percorrendo la Villa dei Volusii ricostruita in età augustea e seguendo il monologo di Mena, uno schiavo liberato;
4) passeggiando all’interno della colonia romana di Lucus Feroniae nel I-II sec. d.C, dialogando con i suoi abitanti (rappresentati da attori integrati nello scenario virtuale), ed evocando l’antica presenza delle dea italica Feronia, vera protagonista della storia. GUARDA LA DEMO
L'applicazione è stata ideata dal CNR ITABC insieme ad E.V.O.CA. srl e ad un grande artista della visualizzazione elettronica, Franz Fischnaller (F.A.B.R.I.CATORS SAS ARCHITECTS OF THE CULTURE - FABRICATORS OF IDEAS).
Cnr - Il progetto, realizzato dal CNR ITABC grazie ad un finanziamento Arcus ed in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale, la Società Geografica Italiana ed il Museo del Fiume di Nazzano, prevede la creazione di un sistema integrato di conoscenza, valorizzazione e comunicazione del paesaggio culturale della media Valle del Tevere, nell'area a Nord di Roma (in particolare nel tratto compreso tra il Monte Soratte e Fidene e tra Sacrofano a Palombara Sabina) .
Il Tevere viene narrato da vari punti di vista: il contesto geo-morfologico, l’ecosistema, l’insediamento territoriale nei secoli, la mitologia legata al fiume, la ritualità e l’iconografia, il paesaggio archeologico, letterario e naturalistico.
Il Museo Virtuale della valle del Tevere è un progetto interdisciplinare in cui scienza tecnologia ed arte convergono nella sperimentazione di un nuovo linguaggio che segna il superamento dei tradizionali paradigmi della realtà virtuale per contaminarli con tecniche derivate dal cinema, dai videogiochi, dall’interazione naturale, dall’arte digitale e dalla realtà aumentata.
L'installazione attualmente al Museo di Villa Giulia consente ai visitatore di esplorare quattro scenari virtuali, talvolta visionari e talvolta più realistici, inerenti i diversi aspetti della valle del Tevere, migrando da un avatar all’altro:
1) come un pesce, nuotando sotto l’acqua del fiume fra le immagini ed i suoni del mito e della memoria;
2) come un uccello, volando sul territorio e risalendo indietro nel tempo fino alla genesi geologica e alla nascita delle prime città;
3) percorrendo la Villa dei Volusii ricostruita in età augustea e seguendo il monologo di Mena, uno schiavo liberato;
4) passeggiando all’interno della colonia romana di Lucus Feroniae nel I-II sec. d.C, dialogando con i suoi abitanti (rappresentati da attori integrati nello scenario virtuale), ed evocando l’antica presenza delle dea italica Feronia, vera protagonista della storia. GUARDA LA DEMO
L'applicazione è stata ideata dal CNR ITABC insieme ad E.V.O.CA. srl e ad un grande artista della visualizzazione elettronica, Franz Fischnaller (F.A.B.R.I.CATORS SAS ARCHITECTS OF THE CULTURE - FABRICATORS OF IDEAS).
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